Rai, al via la nuova tv di Stato: due donne al comando. Oggi le candidature al cda
TELEGIORNALI
Intanto è stato approvato ieri in Cda il bilancio della Rai (sostanziale pareggio con un debito netto peggiorato a 523 milioni) e l’ad Salini ha difeso l’attività e i conti, penalizzati dal Covid. Ma ormai a Viale Mazzini si aspetta la nuova fase. Quanto alle nomine nelle reti e nei tiggì, più dentro che fuori dal corpaccione aziendale, non si fa che disegnare scenari, magari anche a vanvera ma a volte ci si azzecca. Esempio: Di Bella lanciatissimo alla direzione del Tg1 (per Rete 1 sarebbe gradito Orfeo, Di Meo e Di Mare dovrebbero restare alle altre due reti), ma una carta rosa per il tiggì principale è rappresentata da Monica Maggioni che pure per il Tg3 avrebbe chance. Sangiuliano come minimo resterà al Tg2, che sotto la sua direzione è cresciuto. Occhio poi, per quanto riguarda il settore delicatissimo della corporate, a chi andrà la guida del potentissimo ufficio contratti, dove ci sarà da ridefinire quelli in scadenza di Fazio e Vespa.
IL MESSAGGERO
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