Sempre più saldo l’asse Draghi-Macron. E con Merkel in uscita ora Berlino trema
I contatti tra i due governi non sono mai stati così intensi. Macron è stato il primo leader a complimentarsi con Draghi per aver bloccato l’esportazione di vaccini verso l’Australia. Il 21 aprile, una settimana prima degli arresti, Draghi aveva avuto un colloqui telefonico a tutto campo con Macron, parlando anche di argomenti che per anni hanno diviso Francia e Italia come la strategia per pacificare la Libia. E l’8 aprile il ministro della Giustizia Marta Cartabia aveva parlato della questione degli ex terroristi esuli Oltralpe con l’omologo francese Eric Dupond-Moretti, per inciso figlio di una donna di origine italiana.
La consonanza è tale che paiono dimenticate anche le frizioni franco-italiane su alcuni dossier economici. «I francesi comprano più aziende italiane che viceversa per il semplice motivo che hanno società più grandi -dice Secchi, che ieri con un intervento pubblicato da Le Figaro ha esplicitato la prospettiva di una leadership Macron-Draghi nell’era post Merkel- ma nell’interscambio commerciale siamo in vantaggio. E i francesi non vengono per speculare: le loro aziende hanno in Italia 200mila dipendenti, le aziende italiane ne hanno 100mila in Francia».
IL GIORNALE
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