La Russia vieta a Sassoli l’ingresso nel Paese. Sanzioni contro altri 7 esponenti Ue
La Russia «in risposta alle misure limitative introdotte il 2 e il 22 marzo di quest’anno nei confronti di sei cittadini russi» ha sanzionato il presidente del Parlamento Ue David Sassoli e altri 7 responsabili europei vietando loro l’ingresso nel Paese. Lo riporta l’agenzia Interfax. La ritorsione è in particolare una risposta presa contro le misure adottate dalla Ue in difesa dell’oppositore russo Alexei Navalny.
Il 2 marzo, con un provvedimento sanzionatorio per violazione dei diritti umani, il Consiglio Europeo aveva imposto misure restrittive nei confronti di Alexander Bastrykin, capo del comitato investigativo della Federazione russa, Igor Krasnov, procuratore generale, Viktor Zolotov, capo della guardia nazionale, e Alexander Kalashnikov, capo dell’amministrazione penitenziaria federale. Tutti erano stati accusati dell’arresto arbitrario, nel processo e nella condanna di Alexei Navalny, come pure nella repressione delle proteste pacifiche legate al trattamento illegale riservatogli. A questi personaggi era stato imposto il divieto di viaggio in Paesi dell’Unione.
Sempre a marzo l’Europa aveva decretato sanzioni contro esponenti di Cina, Corea del Nord, Libia e Russia ritenendoli responsabili di violazioni dei diritti umani; Mosca, in particolare, – secondo una comunicazione del Consiglio d’Europa datata 22 marzo 2021 – era stata colpita per la repressione ai danni dei dissidenti e di esponenti del movimento Lgbt in Cecenia; Strasburgo aveva disposto il divieto di viaggio e il congelamento di alcuni beni.
La risposta del Cremlino però alza molto il tiro, colpendo il rappresentante politico più elevato dell’Europarlamento. Oltre a Sassoli il divieto di ingresso in Russia è stato disposto nei confronti di Vera Jourova, vice presidente della Commissione Ue per i valori e la trasparenza, Ivars Abolins, presidente del National Electronic Media Council della Lettonia, Maris Baltins, direttore del National Language Centre della Lettonia, Jacques Maire, membro della delegazione francese all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Jorg Raupach, capo dell’ufficio del procuratore di Berlino, Asa Scott, capo del laboratorio di sicurezza chimica, biologica e nucleare, Total Defence Research Institute, Svezia e Ilmar Tomusk, capo del Language Department dell’Estonia.
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