Party clandestini in abitazioni e B&B: record di casi (e soffiate dei vicini)
Dalla rissa con lanci di sedie in un pub in piazza delle Erbe, nel centro di Verona, dove era stata organizzata una festa con il dj (poi arrestato) alle decine di segnalazioni in tutta Italia — non meno di 3 mila ogni fine settimana — di party in casa con invitati assembrati e senza mascherine. Il primo weekend in zona gialla per molte regioni ha fatto segnare un’impennata di controlli — il Primo maggio oltre 93 mila persone identificate e quasi 2mila multe, il doppio del giorno precedente — come anche di «spiate» da parte di vicini di casa stufi di schiamazzi e rumori molesti. Chiamate al 112 che hanno comportato contravvenzioni e, in certi casi, denunce nei confronti di chi aveva organizzato le feste clandestine, non solo nella propria abitazione, ma anche in B&B e affittacamere. Ormai una moda, con controlli incrociati delle forze dell’ordine anche sui proprietari degli immobili e le agenzie che li affittano per verificare la regolarità dei contratti e il rispetto delle regole condominiali, oltre che di quelle anti-contagio.
Happening in villa e zuffe in strada
Con l’arrivo della bella stagione poi la movida a domicilio, per aggirare il coprifuoco con il contorno di alcol e stupefacenti, include anche i camping: a Roma, ad esempio, sabato notte una ventina di giovani sono stati sanzionati in via Aurelia dove avevano affittato un bungalow per festeggiare un compleanno. Due sere prima, dall’altra parte della strada, era stato scoperto un happening in villa con 40 ragazzi, uno dei quali all’arrivo della polizia si è lanciato dal tetto rimanendo ferito in modo non grave. Per far scendere la fidanzata sono dovuti invece intervenire i vigili del fuoco. Sempre i carabinieri hanno interrotto dopo mezzanotte un’altra festa in casa a Trastevere, mentre in periferia è scoppiata una zuffa fra romani e rom, vicini di casa, per un barbecue organizzato da questi ultimi in un palazzo Ater: quattro feriti, fra i quali un ragazzino di 13 anni. La polizia valuta adesso di denunciare alcune persone.
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