David Sassoli: “Putin cerca nemici, risponderemo con forza”
David Sassoli tira in ballo Alexis de Tocqueville, il filosofo francese che, studiando i limiti della democrazia, elaborò a metà ’800 il concetto di “dittatura della maggioranza”. Lo fa in una intervista a La Stampa per spiegare cosa sta succedendo alla Russia di Putin che lo ha eletto nemico pubblico, sancendo il divieto a entrare nel Paese per lui e altri sette.
“I sistemi autoritari sono in difficoltà, hanno bisogno di trovare i nemici esterni per placare il disagio sociale interno”, argomenta il presidente dell’Europarlamento, che vede in questo match diplomatico la conseguenza del fastidio per una politica estera Ue capace di mordere. Ora le istituzioni di Bruxelles studiano la reazione. “Noi crediamo nel dialogo – assicura l’eurodeputato Pd – ma la risposta sarà adeguata”. Sassoli è persona “non grata” in Russia. “Non è un fatto personale, si colpisce il presidente per colpire il Parlamento”.
Putin si sente minacciato. Lavrov dice che l’Europa vuole imporre il suo concetto unilaterale di ordine mondiale. “Il popolo russo merita rispetto e i suoi governanti non dovrebbero costringerlo a guardare all’Europa con diffidenza. Nessuno minaccia la Russia. Ma finora, alle iniziative europee, hanno sempre risposto gli atti di ostilità e le gravi ingerenze provocate dal Cremlino”.
“C’è – continua – un risvolto interessante in questa vicenda. È che le critiche con cui imputa all’Unione di avere una politica estera debole si dimostrano infondate.
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