Vaccino Covid, regioni a due velocità. Figliuolo: «Prima gli anziani»
La campagna aziendale
Un sottoutilizzo di AstraZeneca è la maggiore apprensione della struttura commissariale che crede che l’impatto possa essere sterilizzato anche dall’avvio della «fase parallela» nelle aziende, in procinto di aprirsi attorno al 20 maggio. Alcune grandi imprese sarebbero pronte anche a convertirsi in Asl per il territorio, ma è chiaro che non tutte potranno avere solo vaccini a Rna messaggero, seppur sia atteso entro fine maggio anche il via libera dell’Ema al siero tedesco Curevac. Sarà fondamentale anche AstraZeneca su una platea prevalente di under 60. Sarà necessario usare pure Johnson&Johnson, stessa tecnologia a vettore virale, che dovrebbe essere il canale prevalente delle farmacie. Sono in dirittura d’arrivo i corsi di formazione per i farmacisti organizzati dall’istituto superiore di Sanità, ma è chiaro che l’interrogativo principale verte sulla capacità di ridurre al minimo lo «zoccolo duro» di no-vax, resistenti ad ogni vaccino, perché in quel caso si allontanerebbe una prima soglia d’immunità di gregge prevista al 60% della popolazione già a fine luglio.
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