Covid, è improbabile raggiungere l’immunità di gregge: ora lo dicono anche gli esperti
Squilibri nazionali
Ultima considerazione: il vaccino non arriverà dovunque. Ci sono enormi differenze nell’efficienza della distribuzione dei vaccini tra i Paesi (anche al loro interno), ma in un mondo globalizzato con una pandemia diffusa sarà difficile (come fu all’inizio) fermare il virus sui confini nazionali. In alcune zone dello stesso Stato potrebbero esserci sacche di resistenza al vaccino dove si sviluppano focolai di malattia. Se la copertura è del 95 per cento in media in una nazione, ma del 70 per cento in qualche piccola città, il virus potrebbe fare il giro di quella città. Il caso dell’India dove la pandemia è fuori controllo, ci riporta al tema del mondo globalizzato e del perché siamo arrivati a una pandemia: gli scambi sono continui e il virus non conosce confini.
Le infezioni diminuiscono lo stesso
La constatazione che forse l’immunità di gregge non verrà mai raggiunta, non lascia spazio alla disillusione, perché molti scienziati e governanti stanno arrivando alla conclusione che il virus molto probabilmente diventerà una minaccia gestibile. Il New York Times in un recente articolo sull’immunità di gregge ricorda che il dottor Anthony Fauci, il più importante consigliere dell’amministrazione Biden sul Covid-19, ha riconosciuto questo cambiamento di prospettiva: «La gente pensava che non saremmo mai riusciti a ridurre le infezioni finché non avremmo raggiunto questo livello “mistico” di immunità di gregge, qualunque fosse il suo numero. Ecco perché abbiamo smesso di usare l’immunità di gregge nel senso classico. Dimentichiamola per un secondo. Se vacciniamo abbastanza persone, le infezioni diminuiranno», ha dichiarato Fauci.
L’obiettivo è far diventare il nuovo coronavirus più simile ai suoi cugini che causano il raffreddore comune. Per tornare alla vita normale e proteggere i più deboli la soglia non è così alta: i dati dei Paesi più avanti con le vaccinazioni indicano che i contagi crollano, così come i ricoveri e i decessi. Il virus per ora circola, ma con i test e le altre misure di contenimento che ben conosciamo possiamo tenerlo sotto controllo.
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