Fotovoltaico e superbonus al 110%, ecco le mosse per abbattere i costi della bolletta

I limiti fiscali
La spesa massima per singola unità immobiliare è di 48 mila euro. Il limite raddoppia se si installa anche l’accumulatore per conservare l’energia in eccesso. Per kW di potenza nominale, il limite di detrazione è di 2.400 euro, mentre per il sistema di accumulo integrato è di 1.000 euro per ogni kWh. L’energia non autoconsumata, oppure non condivisa per autoconsumo, va ceduta gratuitamente al Gestore dei servizi energetici. Per evitarlo, oltre all’accumulo, c’è ora la possibilità di scambiare l’energia e sono possibili le comunità energetiche tra utenti che hanno nel condominio un luogo ottimale di sviluppo.

Un bene per tutti
Il vantaggio di base del condominio è la condivisione. Ma questo è anche il suo limite, se per collocare i pannelli occorre spazio che può mancare. È in ragione della sua disponibilità che si può progettare l’installazione, occupando, ad esempio, tutto il tetto di copertura. Tenendo ovviamente bene a mente i tempi di realizzazione dei lavori nei quali va compreso ogni adempimento previsto dalla legge, compresi i passaggi in assemblea condominiale. L’energia prodotta, però, potrà essere utilizzata per alimentare sia le unità immobiliari individuali, sia i servizi comuni. L’isolamento dell’involucro dell’edificio diminuisce di molto la quantità di energia necessaria al riscaldamento, tanto che un impianto a pompa di calore ad alta efficienza può essere quasi completamente alimentato dal fotovoltaico. Il limite della massima potenza installabile è stato innalzato per i condomìni e le comunità energetiche da 20 kW a 200 kW. E, in modo del tutto analogo, possono essere alimentati l’illuminazione delle scale o il funzionamento dell’ascensore.

LA STAMPA

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