Vaccini: Pfizer e Moderna, seconda dose dopo 42 giorni per immunizzare più persone
Vaccinare più in fretta coprendo la più ampia platea possibile di anziani in prima dose allungando da 21 (per Pfizer) e 28 (per Moderna) a 42 giorni il richiamo della seconda. È il parere del Comitato tecnico scientifico contenuto nella circolare con la quale ieri il ministero della Salute ha raccomandato di estendere l’intervallo tra le due somministrazioni dei vaccini a Rna messaggero. Il Cts evidenzia che «rimane una quota significativa di soggetti non vaccinati che, per connotazioni anagrafiche o patologie concomitanti, sono a elevato rischio di sviluppare forme di Covid-19 gravi o fatali». Si tratta di un suggerimento al momento non vincolante basato sui dati relativi alla discesa dei contagi su questa fascia d’età.
Sistemi di prenotazione
Si è notato un effetto positivo ma non ancora sufficiente a ridurre la pressione sul sistema ospedaliero in maniera strutturale se non si vaccinano in fretta — almeno con la prima dose, che garantisce già una buona copertura — tutti quelli a rischio. È presumibile che il parere diventi effettivo nei prossimi giorni cambiando i sistemi di prenotazione delle regioni. Chi aveva già prenotato la seconda dose la farà comunque nella data prevista; i nuovi appuntamenti potranno tenere invece conto della circolare. Saranno in ogni caso le Regioni a valutare. La considerazione della direzione Prevenzione del ministero della Salute, guidata da Gianni Rezza, è che resiste una quota di over 70 e 80 ancora non coperta: sarebbero circa 3,3 milioni di persone su oltre 10,5 milioni tra i 70 e gli 89 anni. Una quota sufficientemente ampia. Ci rientra chi non è stato ancora vaccinato ma si è prenotato. Ma anche i diffidenti al vaccino — sopratutto a quello di AstraZeneca di cui sarebbero ancora nei frigoriferi circa 2 milioni di fiale rispetto alle 6,6 milioni consegnate, con punte del 40% di rifiuti in Campania e Sicilia — chi è ideologicamente no-vax nonostante i rischi che questo comporta, i domiciliati non raggiungibili, le persone non coinvolte dai medici di base.
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