Recovery e vaccini ridanno fiducia agli italiani: il gradimento del premier torna a crescere
I primi segnali della crescita si sono avuti grazie al cambio di passo del piano vaccinale, non a caso il generale Figliuolo registra un 49% nella scala dell’indice di fiducia, ma sicuramente anche grazie alla presentazione del Pnrr che rileva a sua volta un’approvazione di un italiano su due come piano di rilancio dell’Italia per far rinascere il Paese e aiutarlo a uscire dalla crisi e alla pianificazione per poter riaprire le porte del turismo, soprattutto quello internazionale, nel nostro Paese.
In questi primi mesi, l’azione del Governo è stata “catturata” dall’emergenza pandemica e da un piano vaccinale che non ha precedenti nella storia. Sul tema Covid, i giudizi sul Governo sono positivi o quanto meno superiori a quelli negativi emersi nei mesi precedenti, ma è necessario ricordare alcuni passaggi: nel mese di febbraio i giudizi degli italiani su Mario Draghi e sul suo possibile Governo erano impostati sulle capacità dell’uomo e sulle sue intenzioni dichiarate, su un’idea di forza e di competenza.
Oggi invece i giudizi sono basati su un doppio binario vissuto da una parte dalle impressioni rispetto a quello che accade nel Paese tra la gente, mentre dall’altro principalmente sulla presentazione del piano titanico proposto per la realizzazione del Pnrr.
Il domani dovrà coincidere con la forza della convinzione rispetto ad una valutazione su quanto già possibilmente realizzato. Oggi più che mai gli italiani hanno estremamente bisogno di fiducia. Hanno esigenza di credere e, perché no, anche di sognare un futuro.
Tuttavia è bene tenere sempre presente il contatto con la realtà del territorio e non dimenticare che il lavoro e il rilancio dell’economia sono al centro delle richieste dei cittadini, insieme alla salute. Volare alto, ma con uno sguardo attento al presente.
Certamente il clima, la transizione ecologica, quella digitale, la giustizia, la scuola… Sono tutte riforme ugualmente importanti per poter avviare la modernizzazione del nostro Paese, tuttavia ci sono “quelle” priorità dalle quali oggi non ci si può scostare visti i tempi.
LA STAMPA
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