Decreto Sostegni, ecco come saranno i nuovi assegni di mantenimento
Sottolinea il legale: «Lascia tuttavia perplessi la distinzione operata in caso di rottura della coppia genitoriale, a seconda che padre e madre siano coniugati o meno. La legge, infatti prevede, sul punto, che “In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario. Nel caso di affidamento congiunto o condiviso l’assegno, in mancanza di accordo, è ripartito in pari misura tra i genitori». Puntualizza l’avvocato Romano: «È infatti difficile credere che il legislatore abbia effettivamente voluto operare detta distinzione, dopo quasi due decenni di riforme ispirate alla parificazione tra figli nati fuori e dentro il matrimonio e l’intento, recentemente dichiarato, di unificare competenze e riti delle cause di famiglia».
Tempi
Le famiglie dovranno tuttavia attendere sino al mese di gennaio 2022 per vedersi erogato l’assegno unico, originariamente previsto per il mese di luglio 2021, e ciò, come recentemente chiarito dal ministro per le pari opportunità, in quanto «i dipendenti oggi stanno percependo le loro detrazioni in busta paga e ci sono stati degli anticipi, questi primi 6 mesi devono innestarsi su un percorso di detrazione fiscale che deve continuare. Le detrazioni fiscali saranno poi completamente assorbite nell’assegno unico da gennaio». Per ulteriori 6 mesi, pertanto, continueranno ad essere regolarmente erogati, “inter alia”, tanto gli assegni familiari quanto i cosiddetti bonus bebè. Ma l’assegno unico non è la sola misura in cantiere. Il 6 maggio scorso, infatti, il Senato, in sede di esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto legge 41 del 22 marzo 2021, ha approvato l’istituzione di un fondo di 10 milioni per i genitori lavoratori separati o divorziati, volto a coprire, in tutto o in parte, il versamento del mantenimento per la prole, «qualora il genitore onerato sia stato costretto, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, a cessare o anche ridurre o sospendere temporaneamente la propria attività lavorativa»,evidenzia il segretario generale dell’associazione Movimento dei genitori separati.
LA STAMPA
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