Vaccino Covid over 50, il caso Lazio e l’incognita delle dosi Pfizer

di Fabio Savelli

E’ il giorno dell’avvio su scala nazionale delle prenotazioni al vaccino per la fascia 50-59 anni. In alcune regioni, come Lazio, Lombardia, Veneto, Sicilia e Campania avevano già cominciato da alcuni giorni.

Ma da oggi si sblocca in tutta Italia anche la fascia 50-54 anni con le adesioni sui portali delle regioni o le piattaforme di Poste. In molte di esse le somministrazioni per la fascia più giovane della forchetta, 50-54 anni, cominceranno attorno al 23 maggio con un picco previsto in Lombardia al 31 maggio. Nella regione guidata da Attilio Fontana si sono prenotate da stanotte circa 270mila lombardi.

In Lazio si può scegliere il vaccino

Tutti avranno la prima dose entro il 2 giugno per poi effettuare il richiamo non prima di 42 giorni se con Pfizer o Moderna o oltre le 8 settimane se con AstraZeneca. In Sicilia le punture per questa fascia d’età sono previste da giovedì, perché la regione è in ritardo sulle fasce più anziane e ha bisogno di correre ai ripari su quelle anagraficamente più giovani per non sforare il target quotidiano di punture stabilito dalla struttura commissariale. Nel Lazio e in Campania però sono terminate le dosi Pfizer che affluiranno alle regioni da domani sera per essere poi inoculate da mercoledì. Nel Lazio non c’è più uno slot libero fino al 31 maggio per il farmaco tedesco-americano anche per effetto di una strategia che rischia di essere poco oculata. La regione ha dato facoltà di scelta ai cittadini su quale vaccino somministrarsi e ovviamente Pfizer ha finito per recitare la parte prevalente anche per le diffidenze registratesi sul preparato di AstraZeneca, però prive di fondamento visti i dati di farmaco-vigilanza che lo rendono estremamente sicuro ed affidabile.

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