Coprifuoco non oltre le 23, matrimoni e riapertura centri commerciali: allo studio il via libera
di Monica Guerzoni
Non è un caso se i partiti che premono per riaprire tutto e subito hanno tentato il «blitz» in assenza di Mario Draghi, mezz’ora dopo che aveva lasciato la riunione della cabina di regia. Per quanto il capo del governo avverta il fiato dei partiti sul collo, il concetto chiave della sua strategia resta «aperture prudenti, graduali e sicure». Questo vuol dire che il liberi tutti non ci sarà e che il coprifuoco è destinato a scandire le giornate e le notti degli italiani ancora per qualche tempo.
Coprifuoco in Italia e in Europa
La bussola di Palazzo Chigi sono i dati epidemiologici. Se i numeri del monitoraggio di venerdì lo consentiranno, la prossima settimana il divieto di circolare tra le 22 e le 5 del mattino slitterà di un’ora. Il capo dell’esecutivo ha aperto le braccia ai turisti stranieri e ha fretta di dare impulso alla ripresa economica, ma oltre le 23 non ritiene prudente spingersi, anche per non dare segnali di eccesivo ottimismo all’opinione pubblica. Se guarda Oltralpe, Draghi vede che la Francia dal 19 maggio sposterà il coprifuoco dalle 19 alle 21 di sera e che in Germania la cancelliera Merkel ha concesso un’ora di libertà in più, dalle 21 alle 22. L’approccio prudente di Parigi e Berlino è anche quello di Roma e il premier italiano, che descrivono molto colpito dalle immagini della movida spagnola dopo l’abolizione del coprifuoco, non vuole bruciare i tempi perché sa che «sarebbe un errore».
Riaperture, la cabina di regia e il braccio di ferro
L’intenzione di frenare l’esuberanza aperturista di leghisti, forzisti e renziani e forse anche un po’ di irritazione del premier, si avverte già dall’agenda. Se il fronte «aperture, aperture» guidato da Mariastella Gelmini e Giancarlo Giorgetti chiedeva una cabina di regia già venerdì, Draghi siederà al tavolo solo lunedì 17 maggio, perché vuole ragionare sulla base di dati consolidati. Poi ci vorrà un Consiglio dei ministri e quindi il via libera allo slittamento alle 23 del divieto di spostarsi non dovrebbe avvenire prima di martedì 18.
Coprifuoco e campagna vaccinale
Se l’abolizione del coprifuoco invocata dall’ala destra del governo non è all’orizzonte, tra Palazzo Chigi e il ministero della Salute si lavora alle riaperture. Draghi e Roberto Speranza aspettano di valutare con gli scienziati i dati del monitoraggio per capire «se qualcosa si può anticipare». I numeri dei vaccini somministrati alla popolazione più anziana sono incoraggianti ed è noto che Draghi ritiene fondamentale la messa in sicurezza dei cittadini che più rischiano la vita se contraggono il Covid.
Riapertura dei centri commerciali nei weekend
Alla luce delle cifre, che vedono calare contagiati e morti e aumentare gli immunizzati, molto probabilmente in settimana il governo riaprirà i centri commerciali nel weekend, come va chiedendo da giorni il Pd. Il capo di Gabinetto di Palazzo Chigi, Antonio Funiciello, ha incontrato i rappresentanti del settore e la nota ufficiale, il governo prenderà «sicuramente in considerazione le istanze della categoria per un’auspicabile riapertura nel breve termine, lascia intendere che qualcosa si muove.
Matrimoni: una data per la ripartenza delle feste di nozze
Di ufficiale non c’è ancora nulla, ma da quel che trapela sarà indicata presto una data per la ripartenza delle feste di nozze e di altre cerimonie. Oggi Draghi sarà alla Camera per rispondere al question time, Forza Italia porrà il tema dei matrimoni ed è probabile che il premier, anche in nome della realpolitik, apra alle richieste del settore, magari ponendo come criterio la possibilità di partecipare agli eventi dopo aver fatto il vaccino, il tampone o essere guariti dal virus.
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