Dl Sostegni bis, aiuti in due tempi per le imprese. Più soldi ai ristoranti senza dehors
Ma torniamo al clou del pacchetto. Per la concessione dei ristori a fondo perduto, scegliere come parametro il solo fatturato avrebbe premiato le aziende che, riducendo costi, investimenti e personale, avrebbero potuto mantenere un buon livello di utili a scapito della sostenibilità dell’azienda. Il parametro degli utili, rilanciato in questa fase dalla Lega, in particolare attraverso il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti (ma sul quale concordano anche le altre forze politiche) invece premia chi ha compresso i profitti ma non ha rinunciato al personale e agli investimenti. Si è giunti a una soluzione di equilibrio, a due tempi, che considera fatturato e utili: il fatturato in prima battuta e in seconda, a fine anno, come elemento di conguaglio, l’andamento degli utili. Le imprese che hanno ricevuto o stanno ricevendo in questi giorni i bonifici previsti dal Decreto Sostegni I riceveranno in automatico un ulteriore bonifico della stessa entità.
Nel frattempo si potrà richiedere all’Agenzia delle Entrate di ricalcolare il contributo su un diverso periodo e ottenere nel caso un ristoro più elevato, sempre sulla base del fatturato. In più, le imprese potranno chiedere di tarare il ristoro guardando ancora meglio all’effettiva redditività che emergerà dai bilanci o dalle dichiarazioni dei redditi. Si otterrà alla fine dell’anno un’ulteriore quota sotto forma di “saldo”.
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