Boccia: “Voi salottieri non avete capito perché ci siamo caricati sulle spalle i 5S”

Francesco Boccia, “l’esploratore” dell’alleanza Pd-Cinque stelle per le amministrative. L’esplorazione, con Roma, è fallita?

No, abbiamo appena iniziato il cammino che porterà Roma con Gualtieri fuori dalle emergenze perenni: rifiuti, trasporti, periferie, buche. Serve Roma capitale d’Italia, culla della modernità e dell’apertura al mondo. 

Mi riferivo all’esplorazione coi Cinque Stelle. Bella figuraccia che avete fatto. Presentate Zingaretti come salvatore della patria, poi non si candida e il povero Gualtieri viene percepito come una seconda scelta.

Assolutamente falso, Gualtieri è una primissima scelta. 

Però volevate Zingaretti, insomma la storia è nota.

Zingaretti è uno dei migliori amministratori pubblici italiani. Non lo dico io, ma la sua storia. Ogni volta che è in ballo il Campidoglio, Nicola è il candidato naturale, ma in questo momento sta facendo altro e lo sta facendo bene, perché se c’è un’emergenza che Roma ha superato è quella sanitaria. Ed è grazie a lui. 

Ho capito, non ne vuole parlare. Domanda: se al secondo turno dovesse andare la Raggi, darete indicazione di voto per lei? E se dovesse andare Gualtieri vi aspettate dai Cinque Stelle lo stesso?

Ci andrà Gualtieri e ci rivolgeremo a tutti gli elettori del Movimento Cinque stelle. Su rifiuti, trasporti e ambente, Roma deve essere un modello nel mondo e non il fanalino di coda. La Raggi è giudicabile per i suoi cinque anni di amministrazione, Gualtieri protagonista assoluto del Recovery plan, per la sua storia e per la sua visione interna che la città eterna merita di incarnare. 

Mi pare che la vicenda abbia avuto l’effetto di un detonatore nelle altre città. A Torino ognuno per conto suo, giusto?

Ogni città fa storia a sé. A Torino le primarie sono in corso: i nostri candidati sono il simbolo del “noi”, non dell’io. Quando non sono unitari vengono scelti, da decine di migliaia di persone con le primarie. È così dal 2005. 

Niente alleanza con Cinque Stelle, dunque?

Anche Torino, come Roma, è una città dove siamo stati all’opposizione nei cinque anni in cui governavano gli M5s. E le alleanze non si fanno in vitro, ma sono processi sociali e politici che richiedono il tempo giusto. Auspico una convergenza al secondo turno. 

Poi torniamo al tema delle alleanze, finiamo prima le città. A Napoli anche si è complicata. Possiamo considerare archiviata l’ipotesi Fico, dopo lo schiaffo che avete ricevuto su Roma?

Lei insiste con questa rappresentazione machista. Quando si fa politica contano gli elettori. A Napoli saremo certamente a un buon punto: c’è un documento unitario sul futuro della città sottoscritto dal centrosinistra e dal Movimento. 

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