Mario Draghi lavora gratis? Il vero populismo fu quello di Giuseppe Conte
Draghi è invece arrivato a palazzo Chigi ben noto a tutti, e con la fama più o meno giustificata di essere potentissimo e ricchissimo. Ora sappiamo che era sì benestante, ma guadagnava nemmeno la metà di Conte (vedi che i signori nessuno spesso vivono meglio di come si creda), mettendo insieme un alto stipendio come quello di chi era a capo della Bce e una pensione importante da e super dirigente del Tesoro. Non so perché abbia scelto- ripeto senza propagandarlo- di non percepire quella indennità, ma mi sembra ridicolo dire “perché lui è pagato da altri interessi”, perché non lo credo e mai fosse sarebbe ancora più sciocco renderlo plasticamente visibile in quel modo e Draghi di sicuro sciocco non è. Non lo conosco, e gli unici rapporti che ho avuto con lui sono stati a distanza o intermediati da qualcuno che lo conosceva meglio.
Posso però azzardare una ipotesi: i redditi che noi conosciamo sono vecchi, perché nel 2020 Draghi non era più alla Bce, e probabilmente nella sua dichiarazione ci saranno pensioni di diversa natura. Se a distanza ho capito l’uomo, che rifugge le polemiche più che può, ha preferito non dare nemmeno un appiglio a farne su un pensionato pubblico che si faceva pagare per un lavoro pubblico. Non vietato per la natura e i tempi delle sue pensioni, ma comunque passibile di polemica se non di campagna stampa. Semplicemente non ha voluto offrire il destro. Poi lo si giudicherà per quello che fa e non fa, e come ogni premier ne porterà la responsabilità. Vero, non lo ha scelto il popolo sovrano. Che non ha scelto Conte, non ha scelto Paolo Gentiloni, non Matteo Renzi, non Enrico Letta, non Mario Monti. L’ultimo scelto dal popolo sovrano fu Silvio Berlusconi nel 2008. E’ così da 13 anni…
IL TEMPO
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