Salvini: “Il capo del Pd è ossessionato, parla di me ogni santo giorno”
Quello che inizia a mancare, per inciso, sulla scelta dei candidati sindaci in generale e per Milano in particolare, dopo che Albertini dopo lunghe riflessioni ha detto di no. «Troveremo un uomo o una donna all’altezza sia qui che a Roma. Decideremo in settimana con gli alleati di centrodestra». È un Salvini dai toni concilianti. I sarcasmi sono tutti per il ministro Speranza, nella narrazione leghista l’uomo che vuol tenere gli italiani segregati in casa: «Qualcuno deve spiegargli che ci sono milioni di persone che rischiano di perdere il lavoro. I dati delle ultime settimane dicono che la situazione migliora ogni giorno. Il diritto al lavoro e alla libertà è sacrosanto. Ho sentito sindaci, governatori, ministri e parlamentari leghisti e sono tutti d’accordo: bisogna restituire agli italiani fiducia e libertà già dalla prossima settimana, iniziando con togliere il coprifuoco».
Prima, il passaggio alla manifestazione contro il Ddl Zan organizzata dall’Associazione ProVita e Famiglia, che risulta un po’ moscia forse per la pioggia: non tanta gente e una sola bandiera, un Tricolore con lo stemma sabaudo. Ad animarla hanno provveduto i partecipanti alla contromanifestazione degli studenti che si sono presi anche qualche manganellata quando si sono avvicinati troppo. Prima, Salvini aveva tuonato contro «la copertina disgustosa su un periodico (trattasi dell’Espresso, ndr), un uomo incinto. Per me un uomo incinto è una schifezza e pretendo di poterlo gridare. Mano pesante per chi aggredisce o discrimina, picchia o insulta ma la libertà di pensare che un bambino viene al mondo se ci sono una mamma e un papà non può essere né imbavagliata né processata». E poi via con la consueta polemica contro chi vuole portare «sui banchi di scuola di bimbi di sei anni teorie come il gender o idee come le adozioni gay o l’utero in affitto. Sono qui a manifestare per la libertà».
LA STAMPA
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