Nuovo decreto Draghi di maggio: coprifuoco alle 23 da domani, palestre aperte dal 24, ristoranti al chiuso dal 1° giugno
Stadi e palazzetti: i biglietti acquistati solo online
Dal 1° giugno si torna allo stadio. Il decreto approvato dal governo prevede il ritorno sugli spalti del pubblico nelle strutture all’aperto. Il 1° luglio si potrà tornare sugli spalti anche all’interno dei palazzetti e in tutte le strutture sportive al chiuso. Ci saranno però dei limiti relativi alla capienza e agli accessi. Bisognerà prevede il distanziamento al momento dell’ingresso e controllare che la stessa misura venga osservata al momento del deflusso. Sarà sempre obbligatorio indossare la mascherina e l’acquisto dei biglietti dovrà avvenire con modalità online. La «presenza di pubblico è autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive per una capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso. In occasioni di particolare rischio relativo agli assembramenti, dunque «quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni stabilite dai protocolli, gli eventi e le competizioni sportive si svolgono senza la presenza del pubblico».
Sale giochi: ambiente sempre sanificato
Dopo un lunghissimo stop riparte l’attività delle sale giochi, delle sale scommesse, delle sale bingo e dei casinò. All’ingresso dei locali deve essere misurata la temperatura. «La dislocazione delle apparecchiature (giochi, terminali ed apparecchi, tavoli del bingo, ecc.) deve essere predisposta al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti». In caso di presenza di minori «si può consentire l’accesso a un solo accompagnatore per bambino». Il gestore «è tenuto a calcolare e a gestire le entrate dei clienti in tutte le aree (comprese le aree distributori di bevande e/o snack, aree fumatori, ecc.) per evitare assembramenti». Il personale e i clienti «devono utilizzare la mascherina e procedere ad una frequente igienizzazione delle mani». Le apparecchiature devono essere sanificate ogni volta che vengono utilizzate. Non possono essere usati i giochi a uso collettivo in cui non sia possibile il distanziamento».
Centri commerciali aperti anche nei week end
Dal 22 maggio i centri commerciali potranno essere aperti anche il sabato e la domenica, nei giorni festivi e prefestivi. All’ingresso dovrà essere rilevata la temperatura corporea «impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5 °C». Si devono «prevedere regole di accesso in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti». Clienti e personale devono utilizzare i dispenser per l’igienizzazione delle mani. «Nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce». I clienti «devono sempre indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti». La postazione dedicata alla cassa «può essere dotata di barriere fisiche. In alternativa il personale deve indossare la mascherina». Si deve «favorire la modalità di pagamento elettronico».
Addio Rt, ecco i 12 parametri
È stato il ministro della Salute Roberto Speranza a spiegare — durante la riunione con i governatori — la modifica dei criteri di valutazione per entrare nelle varie fasce di rischio. I parametri scendono da 21 a 12, l’incidenza dei contagi sostituirà l’Rt, mentre saranno determinanti il tasso di ospedalizzazione nonché quello di saturazione delle terapie intensive. Secondo quanto ha chiarito Speranza «si sta in area rossa con oltre il 40% dell’occupazione dei posti lettoin area medica e oltre il 30% in terapia intensiva; si resta in giallo se l’occupazione delle terapie intensive è sotto il 20% e l’area medica sotto il 30%; si sale da giallo ad arancione se in terapia intensiva si sale sopra il 20% e in area medica sopra il 30%». Secondo quanto chiarito durante l’incontro con i presidenti di Regione, la posizione del ministro della Salute è che «in via transitoria varranno tutti e due i parametri, sia vecchi che nuovi, ma mi sento di dire che sia con i parametri vecchi che con i nuovi nessuna Regione rischia adesso di passare nella fascia arancione».
Parchi tematici e acquatici: ticket online e percorsi ad hoc
Dal 15 giugno riaprono i parchi tematici e di divertimento. Si dovrà garantire «un sistema di prenotazione, pagamento ticket e compilazione di modulistica preferibilmente on line al fine di evitare prevedibili assembramenti». Bisogna «prevedere percorsi obbligati di accesso e uscita dalle aree delle attrazioni e modificare i tornelli oppure sbarre di ingresso e di uscita per permetterne l’apertura senza l’uso delle mani». Si deve inoltre «garantire l’occupazione di eventuali posti a sedere delle attrazioni in modo da favorire il distanziamento minimo di almeno 1 metro». Nei parchi acquatici «dove possibile si devono utilizzare gommoni e mezzi galleggianti singoli. Per i gommoni multipli è preferibile consentirne l’utilizzo a persone non soggette al distanziamento interpersonale», ad esempio i nuclei familiari. Potranno essere valutate «l’apertura anticipata della biglietteria e una diminuzione della capienza massima per garantire un minore affollamento agli ingressi».
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