Lombardia, Lazio e Umbria verso la zona bianca dal 14 giugno
di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini
A metà giugno l’Italia potrebbe essere in prevalenza bianca. Gli indicatori del ministero della Salute mostrano una diminuzione costante dell’incidenza dei nuovi casi su 100mila abitanti e le stime assicurano che – se non ci sarà un’impennata dovuta alle varianti – nelle prossime settimane la maggior parte delle Regioni potrebbero entrare in quell’«isola felice» dove tutte le attività sono aperte e non c’è il coprifuoco. L’unico obbligo rimane la mascherina e il distanziamento.
Tre settimane
È stato il decreto del 14 gennaio 2021 a istituire la fascia bianca.
Si può applicare alle regioni che per tre settimane consecutive hanno
un rischio basso (scenario di tipo 1) e un’incidenza dei contagi
inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti. Sulla base dei nuovi
parametri è già stato stilato un calendario che indica le date per la
riapertura pressoché totale. L’ordinanza viene firmata il venerdì e le
nuove misure scattano dal lunedì successivo.
1 giugno
Il decreto in vigore dal 18 maggio stabilisce che da questa data sono in fascia bianca Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Soltanto per questa settimana è stato previsto che l’ingresso nella fascia di minor rischio avvenga di martedì, ma non è escluso che si decida di anticipare al giorno precedente.
7 giugno
Il lunedì successivo toccherà ad Abruzzo, Veneto e Liguria. Saranno esaminati i dati del monitoraggio che arriverà il 4 giugno e da quel momento ogni settimana potranno esserci nuovi ingressi.
14 giugno
Le regioni che nel monitoraggio del 28 maggio avranno un’incidenza di 50 casi per centomila, il 14 maggio riacquisteranno la libertà. In pole position ci sono Lombardia e Lazio che già adesso oscillano tra i 90 e i 70 casi e mostrano una curva in discesa. Ancora meglio sta l’Umbria che nell’ultimo monitoraggio del 14 maggio aveva 75 casi e quasi certamente da questa data sarà bianca.
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