Le convergenze parallele del governo Draghi

Questo conflitto latente è stato tenuto a bada, almeno fin qui, dalla condizione di emergenza che stiamo attraversando. Ma si tratta più che altro di una sospensione. Una tregua, non una pace. Quando finirà, occorrerà aver trovato un codice cavalleresco che renda più leale la contesa e più chiare le sue ragioni. Se i partiti vorranno riprendere in mano il bandolo della matassa politica dovranno aver cambiato se stessi, almeno un po’. Ma se Draghi non vorrà a sua volta diventare un “presidente oggetto” dovrà dotarsi di una strategia anche politica e cominciare a solcare quei mari da cui si è tenuto fin qui prudentemente alla larga.

Perché continui la pace tra Draghi e le forze politiche occorre insomma che si armino tutti e due. Sempre a fin di bene, s’intende.

LA STAMPA

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