Via al decreto «Sostegni bis», bonus assunzioni e mutui agevolati per i giovani
La voce principale di spesa del nuovo decreto legge, ha spiegato Draghi, è per le imprese: 17 miliardi per i nuovi contributi a fondo perduto, con l’introduzione, «accanto al fatturato» (perdita di almeno il 30%), «del criterio dell’utile, che però richiede più tempo» perché bisognerà attendere i bilanci, ma potrà far scattare un indennizzo aggiuntivo a fine anno per una parte delle imprese, mentre sono 370 mila le partite Iva in più che dovrebbero accedere ai ristori grazie alla possibilità di estendere al 31 marzo 2021 il periodo di valutazione del calo di fatturato. Sempre alle imprese andranno altri 9 miliardi, in particolare per «aiuti sul credito e sulla liquidità». Quattro miliardi vanno invece «ai lavoratori e alle fasce sociali in difficoltà», con l’introduzione, tra l’altro, del contratto di rioccupazione col bonus assunzione (zero contributi per 6 mesi). Il premier ha anche sottolineato le misure per i giovani, in particolare i sostegni all’acquisto della prima casa, con la garanzia pubblica fino all’80% del mutuo e la cancellazione delle imposte di registro, ipotecarie e catastali. Un passo necessario perché «i giovani hanno bisogno di una casa, di un lavoro sicuro e di un sistema di welfare».
Nella stessa conferenza stampa il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha detto che è vicino l’accordo con la commissione europea su Alitalia, aggiungendo che c’è l’interessamento di partner internazionali e che «comunque il brand Alitalia verrà mantenuto».
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