La normalità tanto cercata e subito perduta
Tutta la bellezza della natura di quei luoghi incantevoli tra Stresa, il lago, l’Isola Bella, il monte Mottarone, non potrà rispondere al nostro grido. Né troveremmo un indizio se indagassimo per filo e per segno la vita delle vittime. Ma un indizio c’è: un poeta stava lì a Stresa, Clemente Rebora. Indagò per tutta la sua tormentosa vita il mistero. Aveva la “mania dell’eterno” e, laicissimo, scoprì non un “perché” astratto ma la croce.
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