Quel cavo doveva reggere altri otto anni
Da allora, ogni anno a novembre, si sono succeduti con regolarità i controlli alle funi. Sempre con esito positivo”. Nell’impianto di Stresa-Mottarone Leitner ha “in carico la manutenzione straordinaria e quella ordinaria, mentre i controlli giornalieri e settimanali di esercizio fanno capo alla società di gestione Ferrovie del Mottarone”. L’azienda altoatesina, una delle più importanti al mondo per la costruzione di impianti a fune, ha spiegato anche in cosa consiste il controllo magnetoscopico: “Tutte le funi degli impianti sono sottoposte a controlli visivi frequenti. Bisogna essere certi dell’integrità di tutta la fune, anche della parte interna. Per questo motivo, secondo i piani di manutenzione, le funi sono sottoposte a un controllo magnetoscopico. In pratica, la fune viene sottoposta a un campo magnetico con uno speciale toroide: l’analisi dell’onda elettromagnetica di ritorno permette di evidenziare eventuali anomalie da indagare. Al termine del controllo, il risultato viene validato dall’Ustif, Ufficio speciale trasporti a impianti fissi”.
La funivia Stresa-Mottarone è di proprietà del Comune di Stresa, mentre prima del 2016 era di proprietà della Regione. Trasporta circa 80-100 mila persone l’anno. Costruita nel 1967 e inaugurata nel 1970 per sostituire la vecchia ferrovia a cremagliera chiusa nel 1964. La sindaca di Stresa, Marcella Severino, sottolinea che il tecnico incaricato della manutenzione della funivia “ha detto che tutto era in ordine”. Sabato le ultime verifiche “i collaudi prima della riapertura”. La sindaca conferma che “la fune è tranciata di netto”.
Valeria Ghezzi, presidente Anef, associazione di categoria delle imprese che gestiscono gli impianti di risalita è senza parole: “Sono gli impianti più sicuri al mondo: gli ultimi incidenti in Italia, sul Cermis, risalgono al ’76, per un errore umano, e al 1998, quando un caccia tranciò i cavi della struttura”.
L’HUFFPOST
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