Covid, quali sono le varianti più diffuse e quanto ci dovrebbero preoccupare
6 Quanto è diffusa in Europa?
Secondo la banca dati Gisaid la variante indiana è stata segnalata in modo sporadico in quasi tutti i Paesi europei. Più preoccupante la situazione del Regno Unito dove nell’ultima settimana sono stati registrati un quarto di contagi in più rispetto alla precedente e i casi di variante indiana (7 mila confermati)
sono raddoppiati in sette giorni con numeri assoluti comunque
contenuti. Il ceppo indiano però, pur essendo molto contagioso, non
sembra provocare malattia grave.
7 I vaccini ci proteggono dalle varianti?
L’Agenzia europea per i medicinali afferma che tutti i quattro vaccini in uso in Europa sono efficaci contro le varianti, almeno per quanto riguarda la malattia grave. Studi sul ciclo completo di vaccinazione svolti in Israele e Qatar segnalano una buona risposta, seppur meno potente, dei vaccini Pfizer e Moderna anche nei confronti delle varianti più temute,in particolare la sudafricana. AstraZeneca sembra funzionare meno nei confronti della sudafricana, ma mancano dati consolidati. Ha destato preoccupazione una recentissima analisi della Public Health England che, pur evidenziando l’alta efficacia dei vaccini contro la variante indiana, ha segnalato come dopo una sola dose sia Pfizer sia AstraZeneca la protezione è solo del 33%. Tuttavia il Regno Unito in condizioni di emergenza ha scelto di ritardare la seconda dose per immunizzare più persone possibili. Non sappiamo se l’aumento di infezioni che stanno subendo gli inglesi sia dovuto all’arrivo della variante indiana o al fatto che sta finendo l’effetto della prima dose, che va sempre potenziata con la seconda. Al momento non ci sono evidenze che la variante indiana sfugga alle vaccinazioni standard, anche quelle ritardate di pochi giorni rispetto ai protocolli, come stiamo facendo in Italia.
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