Salvini: «Prorogare lo stop ai licenziamenti, ne parlerò con Letta. Giustizia, avanti con i referendum»
Dica la verità: non ha apprezzato granché la mossa di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro…
«Per
questo torno a dire: riuniamoci. Perché fin quando continuano i
movimenti interni e il proliferare di sigle… Io ho stima sia di Toti
che di Brugnaro. Ma non mi pare che il paese ci chieda nuovi partiti, ci
chiede anzi velocità».
Non la preoccupa l’ascesa di Giorgia Meloni?
«Non è la mia avversaria, se tutto il centrodestra cresce io sono contento»
Domani il centrodestra si incontrerà di nuovo per le amministrative. Ci saranno novità? I suoi candidati segreti?
«Macché…
Io non ho armi segrete, non ho Donnarumma in campo. Alcune persone mi
avevano chiesto del tempo per capire come una cosa del genere avrebbe
impatto sulla loro vita personale e professionale. Certo, visto il
trattamento economico e il rischio di persecuzione giudiziaria… Guardi
Chiara Appendino: condannata per la morte di un tifoso in piazza. Uno è
portato a dire: non mi ci metto».
I referendum sulla giustizia che state per lanciare non sono una mina sulla strada del governo?
«Ma
va là… Noi li pensiamo come un aiuto al ministro Cartabia e al governo.
Sappiamo bene che qualcuno non ha voglia di riportare efficienza nei
tribunali e tagliare le unghie alle correnti: se raccoglieremo qualche
milione di firme e il Parlamento non avrà provveduto, saranno gli
italiani a dire quello che serve. Tenga conto che in tutti i partiti che
ci sono persone che mi sollecitano ad andare avanti. Per il
centrodestra è una bella occasione di unità, ma io spero che firmino per
i referendum anche Di Maio e Grillo. Certo, non mi illudo su Toninelli e
Bonafede…».
I maligni dicono che lei è diventato più garantista da quando sono iniziati i procedimenti nei suoi confronti…
«Ma per favore. Mi sembra semmai che siano altri quelli improvvisamente diventati garantisti…».
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