Pil, Italia meglio della Germania. Il Quirinale: ora lo sforzo di tutti
Alla luce di questi segnali, è il momento di unire le forze e remare tutti dalla stessa parte. Questo l’appello che arriva dai vertici delle istituzioni. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo affida al messaggio per il 2 giugno, festa della Repubblica: «Il Paese è ora di fronte ad opportunità di ampio respiro, grazie anche alle pianificazioni e agli investimenti a livello europeo». Il riferimento è al Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, col quale il governo intende utilizzare i circa 200 miliardi di risorse Ue destinate fino al 2026 all’Italia, alle quali si aggiungeranno risorse nazionali, portando il totale a cica 248 miliardi.
«Un piano efficacemente eseguito, nella realizzazione degli investimenti come nell’attuazione delle riforme – ha detto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco il 31 maggio – potrebbe elevare la crescita potenziale annua dell’economia italiana di poco meno di un punto percentuale nella media del prossimo decennio», ma serve, appunto, che la macchina dello Stato e delle altre amministrazioni giri a meraviglia.
Intanto, l’Istat osserva che «il moderato recupero dell’attività produttiva è sintesi di un aumento del valore aggiunto dell’agricoltura (+3,9%) e dell’industria (+1,8%) e di una contrazione del terziario (-0,4%) che in alcuni comparti ha risentito ancora degli effetti delle misure di contrasto dell’emergenza sanitaria». Il «commercio, trasporto, alloggio e ristorazione» segna così ancora un -2,3% rispetto al trimestre precedente. Invece un contributo positivo è venuto in particolare gli investimenti, aumentati del 3,7%, con punte del 4,8% nelle abitazioni, del 5,2% negli altri fabbricati e del 4,4% nei mezzi di trasporto. Resta negativa la componente «dall’estero per la crescita delle importazioni (+2,3%) a fronte di una sostanziale stazionarietà delle esportazioni (-0,1%)».
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