Draghi e Brunetta reclutano il popolo del Recovery
La scelta di Cingolani
Le stesse fonti spiegano che al ministero della Transizione ecologica guidato da Roberto Cingolani non è previsto l’arrivo di nuove risorse aggiuntive e quindi una spesa maggiore. Arriveranno invece 200 dei 608 dipendenti che sono distaccati presso Sogesid, la società di ingegneria in house del ministero che svolge funzioni di assistenza sulla pianificazione in materia ambientale. Sono tutti tecnici che già hanno a che fare con bonifiche, difesa del suolo, dissesto idrogeologico e rifiuti. Saranno trasferiti al ministero e andranno a rafforzare la macchina tecnico-amministrativa che supervisionerà i singoli progetti. Qui la logica seguita da Cingolani è quella di valorizzare le professionalità esistenti e soprattutto evitare che la macchina rallenti per dare ai nuovi arrivati il tempo di prendere confidenza con le stanze e con le pratiche ministeriali.
Più di 20mila assunti al ministero della Giustizia
L’ammontare totale delle assunzioni al ministero della Giustizia si aggira intorno alle 23mila unità: 16.500 di questi saranno laureati in legge, scienze politiche ed economia che saranno impiegati nell’Ufficio per il processo, in supporto di giudici e magistrati. Un numero importante di assunzioni, ancora in via di definizione, anche al ministero per i Beni culturali di Dario Franceschini dove molti profili saranno impiegati nella Soprintendenza unica per le opere del Recovery.
I 350 tecnici per la rendicontazione. Andranno nei ministeri e supporteranno la Ragioneria generale dello Stato
Reclutamento di personale per la rendicontazione finanziaria nelle amministrazioni assegnatarie di progetti. È questo il titolo della sezione delle assunzioni che immetterà 350 tecnici nella Pa: economisti, giuristi, informatici, ingegneri gestionali, ma anche statistici e matematici. Saranno tutti assunti dopo un concorso semplificato con contratti a tempo determinato (massimo 5 anni, con scadenza massima al 31 dicembre 2026). Lavoreranno nei ministeri e si occuperanno della rendicontazione dei progetti, in stretto contatto con il cervellone della stessa rendicontazione: la struttura ad hoc che nascerà dentro la Ragioneria generale dello Stato.
I mille esperti che affiancheranno le Regioni. Obiettivo semplificare
Una task force di 1.000 esperti e professionisti (assunti con incarichi di collaborazione) affiancheranno le Regioni per semplificare e standardizzare le procedure. Sono gli uomini del pronto intervento per i cosiddetti colli di bottiglia, cioè i rallentamenti e ritardi legati alle procedure, come ad esempio la Valutazione di impatto ambientale.
Migliaia di assunzioni legati ai progetti
Nel decreto non saranno invece quantificate le assunzioni legate ai singoli progetti e questo ovviamente perché ogni progetto ha una capacità occupazionale differente, con tempi altrettanto diversi. Saranno i singoli bandi di gara, legati ai progetti, a determinare il fabbisogno e i profili dei lavoratori da assumere. Le stime del Governo parlano comunque di decine di migliaia di assunzioni.
La selezione
Una piccola parte delle assunzioni sarà interessata dalla chiamata diretta. La maggior parte passerà invece da concorsi semplificati o dalla procedura comparativa. Almeno una prova scritta o orale oppure un colloquio come modalità per accedere nella Pa per il Recovery.
L’HUFFPOST
Pages: 1 2