Le Asl pronte a sospendere dal lavoro i 20 mila medici e infermieri No Vax, ma gli ospedali temono il caos
Facile, quindi, prevedere guai negli ospedali per turni che saltano, reperibilità impossibili, coperture di servizi programmati. Un problema che avranno – ovviamente – anche gli ambulatori, che si riverserà pure sulle Rsa, nel caso di dipendenti di strutture private. La soluzione? «L’unica sarà quella di ricorrere a contratti a tempo determinato, per sostituire le figure che non potranno più lavorare» commenta Carlo Picco, direttore generale dell’Asl di Torino». Funzionerà? Il meccanismo è tutto da inventare, perché il problema si è posto appena adesso. E i medici (piuttosto che gli infermieri o le oss) che esercitano la libera professione? E quelli che, invece, lavorano a gettone? «Il meccanismo funzionerà come con on tutti gli altri: la sospensione inibisce ogni tipo di attività professionale» insiste Rinaudo.
Chiaro. È arrivata la stretta che tutti temevano e che qualcuno auspicava. Resta l’ombra dei ricorsi al Tar di chi verrà sospeso. Passaggio scontato – anche se non per tutti – da parte di chi sostiene che ormai lavorare è impossibile. E che: «Questa è dittatura sanitaria». —
LA STAMPA
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