I musei ripartono con il tutto esaurito. Agli Uffizi carica di 102mila visitatori
Dati positivi per Pinacoteca di Brera e Museo Egizio
Dalla Pinacoteca di Brera di Milano i dati sono confortanti dalla riapertura il 4 maggio il totale visitatori è di 7.243 paganti – pari al 58% dei posti disponibili -, la maggior parte giovani. Naturalmente qualsiasi confronto pre pandemia è ingeneroso: nel 2019 erano 30mila (comprese anche le domeniche gratuite), mentre nel maggio 2020 il museo era chiuso, come tutti. Ma nel frattempo la Pinacoteca ha lanciato Brera Plus, la piattaforma della Pinacoteca dove è possibile vedere contenuti Extra che oggi supera i 30mila utenti. I visitatori sono restati agganciati ai musei grazie proprio al digitale in moltissimi casi. Bene anche il Museo Egizio di Torino che, a circa un mese dalla riapertura, ha accolto 31.983 visitatori. Tutto esaurito nei fine settimana.
Capitale in lenta ripresa dopo il boom 2019
A Roma anche nei Musei Vaticani, che hanno perso il 92% dei visitatori dal 2019, anno record da 6,8 milioni di presenze, il pubblico sale lentamente sempre contingentato sino a un massimo di 5mila al giorno e gli idiomi cominciano ad essere anche stranieri. Stesso discorso a Venezia, prenotazioni per settembre dagli Stati Uniti e dall’Asia. La Fondazione Musei Civici Venezia con aperture contingentate a partire da Palazzo Ducale e dal Museo Correr giorno dopo giorno apre gli altri musei del suo circuito.
«Su maggio 2019 abbiamo perso l’80% dei visitatori, ma quel 20% rimasto è importante – spiega il presidente della Fondazione MuVe Mariacristina Gribaudi – abbiamo riaperto il 26 aprile a oggi contiamo oltre 56mila presenze, tra italiani, tedeschi e francesi, mentre nelle prime settimane di maggio l’affluenza era composta da veneti e da visitatori dalle regioni limitrofe. Questa pandemia ci ha insegnato a essere viaggiatori più consapevoli e ci ha spinto alla relazione digitale che non ci abbandonerà più e accrescerà quella fisica nel futuro». Alla Pilotta di Parma ritroveremo un museo completamento nuovo, riallestisto, rivisate le collezioni – come per molti altri musei – e con nuovi spazi dedicati al Museo Bodoniano e alla biblioteca,
Parchi archeologici in ripresa
Buone notizie anche dai parchi archeologici: dal Colosseo la direttrice Alfonsina Russo registra un trend crescente di visitatori, molte le famiglie e le presenze anche straniere e annuncia il lancio a fine giugno della membership card e il gemellaggio con il Museo archeologico di Napoli sulla mostra sui Gladiatori. «Tante le iniziative cui stiamo lavorando dalle visite serali a reading su Dante, dalla possibilità di aprire il parco allo jogging all’educazione ambientale».
Mentre il Parco Archeologico di Pompei che ha riaperto il 27 aprile, già dai primi giorni ha registrato visitatori stranieri. «Nelle ultime settimane il flusso è via via aumentato – spiega il direttore Gabriel Zuchtriegel – fino a superare i 5mila ingressi nell’ultimo weekend. In totale a maggio sono entrati a Pompei oltre 26mila persone. Dati in ripresa con sempre più forza da tutti i musei anche piccoli e in attesa di estendere orari e giorni di apertura. I musei durante il lockdown hanno lavorato e ora sono pronti ad accoglierci.
ILSOLE24ORE
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