Ex Ilva, arrestato l’avvocato Amara e obbligo di dimora all’ex procuratore Capristo
L’avvocato Amara, si legge negli atti, è stato«soggetto attivo della corruzione in atti giudiziari sia a Trani che a Taranto». Capristo, che nelle due città è stato procuratore, ha« venduto stabilmente ad Amara la sua funzione giudiziaria». Mentre Paradiso, il poliziotto arrestato, svolgeva la sua funzione di «intermediario presso il Capristo per conto e nell’interesse di Piero Amara».
Facendo ciò Capristo otteneva favori a vantaggio della sua carriera: concludendo il suo incarico di Procuratore della Repubblica di Trani nel 20I6 sarebbe rimasto privo di incarichi direttivi. Ma, secondo la procura, Amara e Paradiso (che agivano in sinergia e coordinandosi fra loro)hanno fatto pressione sui membri del Csm (da loro conosciuti direttamente o indirettamente) e/o su soggetti ritenuti in grado d’influire su questi ultimi.
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