Matteo Salvini: “Possiamo farcela già al primo turno”

Tra gli azzurri, però, esistono delle perplessità. C’è chi teme si tratti di un’annessione alla Lega. Cosa replica?

«Nessuna annessione, ne ho parlato più volte con Berlusconi e non solo. Pari dignità. È una federazione, e mi auguro di coinvolgere tutte le forze di centrodestra al governo. Non solo Lega e Forza Italia».

Altro tema, l’elezione al Copasir. La Lega non ha votato Urso di Fratelli d’Italia e lei ha affermato: «L’organismo può andare avanti senza il nostro contributo». Si tratta di un «Aventino»?

«Noi abbiamo detto, fin dal primo momento, che la legge va applicata per intero. La presidenza va all’opposizione? Bene. Ma va rivista la composizione di tutto il comitato, alla luce della nuova e anomala geografia parlamentare. Proprio per questo Volpi e Arrigoni si sono dimessi e avevamo proposto agli altri partiti di fare lo stesso. Noi abbiamo mollato le poltrone, gli altri hanno fatto una scelta diversa».

E questo non complica le dinamiche del confronto con Fratelli d’Italia?

«Assolutamente no, il problema non è con Fratelli d’Italia. I miei avversari sono a sinistra, e a Roma intendo sfidarli sui temi. Sto già programmando un tour delle periferie. Almeno una a settimana».

Capitolo governo. Lei ha incontrato Draghi ribadendo forte sintonia sui temi principali. Sul fronte dei vostri alleati, però, c’è Letta che insiste su temi divisivi. E poi c’è Conte che deve ricostruire una leadership nel M5S e si prevedono distinguo. Questo può mettere in pericolo la tenuta dell’Esecutivo?

«Sì, chi crea polemiche o insiste su temi divisivi come Ius Soli, ddl Zan o patrimoniali non fa del male alla Lega ma piccona Draghi. E se Draghi fallisce è un problema per l’Italia. Lo ritengo un atteggiamento pericoloso e irragionevole».

A proposito. C’è chi accusa lei, invece, di remare contro per via dei referendum radicali sulla giustizia. C’è qualcosa che non vi soddisfa del progetto elaborato dalla Commissione istituita dal ministro Cartabia?

«I referendum non c’entrano con la riforma del ministro Cartabia, sono un modo per aiutare il governo e offrire ai cittadini la possibilità di esprimersi. L’ho spiegato chiaramente a Draghi. Lavoriamo per costruire, con senso di responsabilità, anche per valorizzare la stragrande maggioranza dei magistrati che va liberata dallo strapotere delle correnti».

Occupazione, il tema dei prossimi mesi. Lei ha apprezzato il punto di mediazione di Draghi sul blocco licenziamenti. Tuttavia c’è un grande problema di riqualificazione e formazione dei lavoratori. Che impostazione proporrà la Lega?

«L’esigenza delle imprese non è licenziare, ma assumere. Servono procedure più snelle per facilitare i nuovi contratti, con un taglio di tasse e burocrazia. Semplificare, assumere, tornare a correre. Proprio per questo è fondamentale il centrodestra di governo: aiutare le famiglie e le imprese, in piena sintonia col premier».

IL TEMPO
 

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