Così Eriksen si è salvato dal malore: «Massaggi cardiaci, defibrillatore, Kjaer: ripreso alle porte della morte»
Quella che ha portato alla morte di Davide Astori e del centrocampista del Livorno, Piermario Morosini, scomparso il 14 aprile 2012, «causa più di un quarto degli arresti cardiaci – spiega Thiene – ed è la cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro». Poi c’è la cardiomiopatia ipertrofica, la patologia – ricorda il professor Bruno Marino – che costò la vita al calciatore del Perugia, Renato Curi, morto il 30 ottobre del 1977. Ma ormai basta un ecocardiografo per riscontrarla. La più insidiosa, la più occulta, poco sintomatica di tutte, è invece l’«anomalia coronarica», l’origine anomala di un’arteria coronaria e infatti – conclude il professor Thiene – sono convinto che ora a Christian Eriksen faranno, se non l’hanno già fatta, una coronarografia». Potrà tornare a giocare? «Domanda difficile, eventi così non capitano a caso. Ma non importa, abbiamo vinto, il ragazzo è vivo».
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