Il Garante dell’allucinazione sta tornando

Ancora più bizzarra è l’ospitata all’ambasciata di Cina, a cui il povero inconsapevole Conte s’è sottratto all’ultimo per ragioni di opportunità illustrategli dai social (insinuo qualche fugace perplessità su un leader che abbia Twitter per consigliere). Poi Conte ha riparato nel ginnasiale: avevo altri impegni, e comunque di personalità internazionali ne sto incontrando parecchie (Davvero? Non ce ne eravamo accorti). Nelle stesse ore, il presidente Mario Draghi si industriava in Cornovaglia nel G7 in cui Joe Biden cerca di compattare Usa e Ue in una sfida senza ambiguità alla dittatura cinese. Fermatevi un attimo: Beppe Grillo ha benedetto e favorito l’ingresso del Vecchio Movimento nel governo di Draghi, ma accompagna il Nuovo Movimento all’opposizione di Draghi.

Se pare un’analisi troppo brusca, ogni tanto buttate un’occhiata al blog di Grillo, dove si nega la persecuzione cinese degli Uiguri, dove si allerta sulla minaccia all’ordine internazionale costituita non da Xi Jinping, ma da Biden, e dove qua e là si ricorda la mefitica intesa fra finanza e politica.

Non mi stupirei se, fra qualche mese, il nostro vecchio e caro saltimbanco accusasse il Movimento di essersi venduto al nemico: in fondo alle sue piroette è sempre bastato un funambolismo lessicale. E nella prossima legislatura avremo un Nuovo Movimento, ridotto ma agguerrito, abitato da nuovi incantati e sprovveduti, convinti di battere la malvagità con la forza della loro incontaminatezza. E Beppe Grillo sarà ancora il garante dell’allucinazione. Stavolta, però, sembra più un suo sogno che un nostro incubo.

L’HUFFPOST

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.