La variante Delta del Covid indebolisce l’efficacia dei vaccini?
L’importanza delle due dosi
In base alle analisi sui dati inglesi, i vaccini in uso in UK (Pfizer e AstraZeneca) sono ancora efficaci, soprattutto dopo due dosi, anche se in maniera lievemente minore. Esperti hanno calcolato un’efficacia dell’80 per cento dopo una dose verso il rischio di ospedalizzazione e decesso e maggiore del 95% dopo due dosi. Questo dato sembra suffragato dai primi studi di neutralizzazione della variante Delta nei confronti del siero di persone vaccinate. La protezione data dai vaccini è più debole con persone che hanno ricevuto una sola dose: in uno studio pubblicato su Lancet effettuato su 250 persone vaccinate con Pfizer il 79% dei vaccinati con una dose hanno registrato una risposta neutralizzante degli anticorpi contro il virus Delta ridotta al 32% (rispetto al ceppo originario) e al 25% con la variante Beta (ex «sudafricana»). La coorte analizzata nello studio aveva un’età media di 40 anni, era sana e vaccinata recentemente. L’immunità potrebbe essere ancora minore in persone più anziane o deboli. L’efficacia del vaccino contro Delta è maggiore dopo 2 dosi. Anche un recente studio su Nature conferma la buona protezione dopo due dosi, anche se la Delta ha una capacità di evasione paragonabile alla variante sudafricana, finora considerata la «peggiore».
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