Shaked-Michaeli, il tandem al femminile che ha le chiavi del governo israeliano
Fabiana Magrì
Chi cerca le crepe che potrebbero intaccare l’intonaco, fino a provocare dissesti più profondi e tali da far crollare il governo israeliano del cambiamento, deve certamente analizzare i comportamenti di Benjamin Netanyahu. Come la sua eccessiva sbrigatività nel liquidare in mezz’ora il passaggio di consegne al neo premier Naftali Bennett, senza nemmeno la consueta stretta di mano a favore di fotografi. Ma dovrebbe anche tenere d’occhio Ayelet Shaked e Merav Michaeli, le due donne «alpha» tra le nove ministre nel 36esimo esecutivo israeliano.
Non solo – o non tanto – perché sono lontane tra loro come il giorno dalla notte. Shaked, braccio destro e donna ombra del premier Naftali Bennett, è il numero due del partito Yamina. Michaeli è leader di Havoda. Di più: ha acchiappato per i capelli il partito laburista un attimo prima che sprofondasse, l’ha riportato sopra la soglia di sbarramento alle ultime elezioni e oggi lo rappresenta al governo. Shaked è ingegnere informatico, ha fiducia nel sistema, ama le uniformi ed è sposata con un ex pilota da combattimento. Michaeli è giornalista, femminista e attivista per i diritti civili. E’ contraria all’istituzione del matrimonio ma è legata sentimentalmente al comico Lior Schleien, che conduce una trasmissione satirica in tv. I due non sono sposati e non convivono. Abitano in due appartamenti separati, lui al piano di sopra e lei in quello sotto. Entrambe sono Telavivian, hanno all’incirca lo stesso seguito di follower su Instagram e sono laiche, ma Shaked ha un buon ascendente sul pubblico ortodosso, mentre l’altra lo contrasta.
Il divario tra le due, una a destra e l’altra a sinistra della coalizione di governo, è oltremodo ideologico. L’analista politica Gayil Talshir, della Hebrew University di Gerusalemme, mette in evidenza proprio questo elemento: «Lo scontro ideologico all’interno di questo governo, che non sarà un esecutivo di centro né di comodo, sarà profondo. E Shaked e Michaeli ne rappresentano al meglio gli opposti su molti posizioni. Anche se queste ministre sono entrambe donne, non credo che vedremo una relazione pacifica tra le due». Shaked parte da una posizione di vantaggio rispetto a Michaeli. Nei negoziati per arrivare a formare la coalizione, la prima ha ottenuto tutto quello che voleva, la seconda nulla.
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