Letta a Conte: “Il Pd parla a tutti gli elettori”. Scatta la competizione tra i due leader alleati

Caccia alle pmi e ceto medio
Il leader Pd farà una grande iniziativa nazionale per le piccole imprese, un viaggio in alcune filiere produttive e nei settori delle microimprese, i più colpiti dalla crisi. Terreno di caccia dei grillini, visto il verbo contiano su M5S che rappresenta il ceto medio moderato. Dunque le avvisaglie di dura «competition» (per usare un termine usato da Romano Prodi quando si presentò alle Europee del 1999 con il suo Asinello contro Marini e D’Alema), cominciano a manifestarsi. Anche la resistenza di Letta a candidarsi a Siena per il seggio che fu di Piercarlo Padoan, pare sia anche dovuta al rifiuto di Giuseppe Conte a candidarsi a Roma in un seggio lasciato vacante dai grillini. Insomma, se Conte non vuole entrare in Parlamento perché dovrebbe farlo Letta? Il quale, prima di sciogliere la riserva, offre una motivazione nobile: il dovere di sostenere tutti i candidati sindaci all’election day di ottobre e di non pensare solo a se stesso con una campagna autoriflessa. Ma frena anche guardando al suo alleato-rivale Giuseppi, con il quale si sente «spesso» e al quale dovrà strappare voti per farli rientrare nel carniere piddino da cui sono in gran parte usciti.

LA STAMPA

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