Roma, si sblocca la situazione rifiuti: trovata la soluzione
Roma – Sembra essere arrivata a una svolta positiva l’emergenza rifiuti nella Capitale. E’ quanto emerso dalla riunione tecnica in Regione tra Ama e la società E. Giovi, sul conferimento dei rifiuti trattati nell’impianto di Malagrotta. Presente anche Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio, che ha commentato al termine: “La società E. Giovi, che lavora circa 1.200 tonnellate di rifiuti al giorno, ha individuato operatori in altre 5 regioni in cui smaltire i rifiuti trattati: Abruzzo, Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Lombardia per un totale di 36.000 tonnellate di scarti da luglio a dicembre 2021.”
“Accordi con diverse Regioni”
Valeriani ha confermato che la decisione di inviare i rifiuti extra moenia sia stata presa in piena sintonia con l’amministrazione regionale: “Come abbiamo detto sin dall’inizio, si tratta di contratti stipulati fra operatori privati per il conferimento di rifiuti urbani trattati, che non necessitano di intese preliminari tra le Regioni interessate. Questo non ha comunque lasciato indifferente l’Amministrazione regionale, che come ha sempre fatto negli ultimi tre anni, anche questa volta ha supportato con impegno e lealtà istituzionale Comuni e operatori del settore per l’individuazione di queste soluzioni”.
“Per il trattamento e lo smaltimento, invece – ha aggiunto l’assessore -, la Regione Lazio ha già sottoscritto intese con l’Abruzzo per 70.000 tonnellate e con la Toscana per 13.500 tonnellate, mentre si sta attivando anche un altro accordo con la Campania per 20.000 tonnellate di rifiuti di Roma, sempre nel periodo tra luglio e dicembre 2021″.
“Queste misure – ha poi continuato Valeriani – consentiranno di mettere in sicurezza la città di Roma per i prossimi sei mesi, mentre solo per le prossime due settimane sarà necessario intervenire con una nuova ordinanza, che permetta di conferire i rifiuti trattati da E. Giovi nella discarica di Viterbo solo per 15 giorni, in attesa che vengano perfezionati i contratti fra la società di Malagrotta e i vari impianti di smaltimento individuati nelle altre regioni italiane”.
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