Giorgia Meloni Regina Mida
Si dice che a forza di nuotare controcorrente il salmone finisca sashimi, che a forza di navigare controvento la barca si capovolga. Adesso “Giorgia” ha il sole in fronte, e gli alleati – vedi la candidatura di Michetti a Roma – non possono fare altro che pazientare. Alla finestra per capire se è un’effimera rendita di opposizione, destinata a squagliarsi con questa premiership, o se l’arte diplomatica di Meloni, la sua abilità di evitare scivoloni, preludano all’evoluzione di un nuovo partito conservatore. Impresa a cui lavora dietro le quinte Guido Crosetto, soprannominato “il Giorgetti di Giorgia” (ma con un’interlocutrice meno riottosa della versione originale) incontrando professori, imprenditori, futuri dirigenti. Fu vera gloria? Non tanto alle, urne quanto alla successiva capacità di governare l’ardua sentenza.
L’HUFFPOST
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