Green Pass, firmato il Dpcm: dal 1° luglio certificati validi in tutta Ue. Ecco le regole

Il Qr code, con le informazioni essenziali, è contenuto nel green pass e serve per i controlli: un lettore ottico infatti lo leggerà per verificare la validità del certificato. Agli operatori autorizzati al controllo si dovrà mostrare soltanto il QR code sia nella versione digitale, direttamente da smartphone o tablet, sia nella versione cartacea. La verifica dell’autenticità del certificato è effettuata dagli operatori autorizzati, per esempio nei porti e negli aeroporti, esclusivamente tramite l’app VerificaC19, nel rispetto della privacy. Se il certificato è valido, il verificatore vedrà soltanto un segno grafico sul proprio dispositivo mobile (semaforo verde) e i dati anagrafici: nome e cognome e data di nascita. Il verificatore potrà chiedere in aggiunta di mostrare un documento di identità.
Il QR code potrà essere salvato sul telefonino o stampato su carta e si troverà anche sull’app Immuni e sulla App Io, perché il Garante della Privacy ha dato l’ok dopo aver chiesto chiarimenti su aspetti tecnici che riguardano le notifiche e la possibilità degli utenti di attivare o meno alcuni servizi.

Quando sarà disponibile il green pass?

La certificazione verde sarà disponibile a fine giugno. Quelle relative alle vaccinazioni effettuate a partire dal 27 dicembre 2020 verranno generate in automatico entro il 28 giugno. Per un periodo transitorio, fino al 30 giugno 2021, le documentazioni rilasciate dalle Asl, laboratori, medici e farmacie attestanti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore antecedenti avranno la stessa validità della certificazione verde italiana ed europea.

Quanto dura il certificato?

Il certificato verde Covid19 ha una durata variabile. Nel dettaglio:
* Certificato verde Covid19 per vaccinazione: è valido a partire dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione della prima dose e fino alla data della seconda dose. Da quel momento, la certificazione è valida per ulteriori 9 mesi.
* Certificato verde Covid19 per avvenuta guarigione
: è valido per sei mesi dalla data di fine isolamento;
* Certificato verde Covid19 per test antigenico o molecolare con esito negativo: è valido per 48 ore dal tampone, ovvero dal momento del prelievo del materiale biologico.

Chi può controllare il certificato?

Tra coloro che hanno la legittimità di controllare il certificato ci sono le forze dell’ordine e i pubblici ufficiali. Ma nel caso di banchetti di nozze o all’ingresso di un evento artistico, sportivo o, quando verranno riaperte, davanti alle discoteche, avranno diritto di controllare la documentazione i gestori (e i loro dipendenti autorizzati) dei locali pubblici o dei luoghi dove si svolgono gli eventi

Gli alberghi hanno diritto di richiedere il certificato?

A questa domanda ha risposto il ministro Speranza, specificando che albergatori, ristoratori e negozianti non avranno il diritto di chiedere ai clienti il certificato verde Covid19.

Il certificato può essere revocato?

Il certificato verde viene revocato in caso di infezione da Covid19. La positività al virus, infatti, verrà immediatamente registrata nella banca dati e questo comporterà l’annullamento del pass.

Sono valide le vaccinazioni fatte all’estero?

Chi si è vaccinato all’estero, con vaccini riconosciuti dalla Ue, ha diritto al certificato verde purché faccia convalidare i documenti relativi all’immunizzazione dalle autorità nazionali di frontiera o presso le ambasciate e i consolati in Italia del Paese dove si è fatta la vaccinazione.

Chi può richiedere la certificazione?

Il green pass spetta a tutti coloro che sono stati vaccinati e a chi è risultato negativo a un tampone molecolare o un antigenico rapido effettuato entro le 48 ore precedenti allo spostamento. Anche chi è guarito dal Covid ed è uscito dall’isolamento dopo il tampone negativo può richiedere la propria certificazione verde.

La durata del certificato dipende dal vaccino?

La durata del certificato verde Covid-19 è di 9 mesi dal momento della seconda dose. Poiché però è valido anche nella finestra tra la prima e la seconda dose, la durata totale del green pass dipende dal tipo di vaccino inoculato. Nel dettaglio:
*
il green pass di chi viene vaccinato con Astrazeneca, la cui seconda dose al momento è somministrata circa 3 mesi dopo la prima, ha una validità di quasi un anno (la finestra tra prima e seconda dose è infatti di 12 settimane, per un totale di 11 mesi e 10 giorni);
* Pfizer prevede la seconda dose dopo circa 21/42 giorni, la durata del green pass può dunque aggirarsi intorno ai 10/11 mesi;
* il vaccino Moderna ha il secondo richiamo a 21/42 giorni e la durata del green pass totale si attesta sui 10/11 mesi;
* il vaccino Johnson&Johnson richiede una sola dose e la certificazione verde ha validità totale di 9 mesi.

Con la certificazione verde si può togliere la mascherina?

Come spiega il sito del ministero della Salute, le misure di igiene vanno sempre rispettate, in quanto non può essere garantita la totale eliminazione del rischio di prima infezione nei vaccinati e in chi ha un tampone negativo o di reinfezione nei guariti, anche a causa della circolazione delle varianti, né può essere escluso il rischio di trasmissione del virus. Anche quando verrà abbandonato l’obbligo della mascherina all’aperto, resterà in vigore quello per gli ambienti al chiuso.

La certificazione verde consente di recarsi negli altri Paesi europei?

La certificazione verde è valida solo sul territorio italiano, in quanto al momento il sistema e le regole del Digital Green Certificate europeo non sono entrate in vigore, pertanto per recarsi all’estero si è soggetti alle normative dei singoli Paesi. Dal 1° luglio, invece, il green pass europeo sarà valido nei Paesi dello spazio Schengen, con le seguenti modalità:
* QR code che conferma l’avvenuta vaccinazione o guarigione o il tampone negativo;
* nome e cognome e data di nascita;
* durata della certificazione: 9 mesi dal giorno della vaccinazione, sei mesi dalla guarigione e 48 ore dall’avvenuto tampone.

La nostra certificazione verde e il Digital Green Certificate europeo sono la stessa cosa?

I certificati verdi Covid-19 rilasciati dall’Italia in ambito regionale sono validi solo sul territorio nazionale e fino all’entrata in vigore del Digital Green Certificate europeo. I Green pass emessi dal singolo Paese, poi, verranno inseriti in Gateway, la piattaforma comunitaria che raccoglie i dati di tutti i certificati. Il Digital Green avrà un QR code che ne dimostra la validità e servirà per muoversi in Italia ma anche all’interno dell’area Schengen.

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.