Ruffini: «Ecco chi ci blocca nella caccia all’evasione: abbiamo i dati ma non siamo autorizzati a usarli»
Non si nasconda dietro le parole. Ci sta dicendo che una riforma del Fisco non si improvvisa in poche battute …
«Ma
no. Anzi, i tempi sono sicuramente maturi per una riforma che tenga
conto anche del costo di impianto che ogni riforma strutturale comporta
per l’amministrazione e per il contribuente, tanto più se potenzialmente
complessa. Ma soprattutto per una riforma che sia ampiamente condivisa
per garantire che le nuove regole abbiano una certa stabilità nel tempo
ed evitare che dai cittadini alle imprese agli operatori del settore —
amministrazione compresa — debbano continuamente adattarsi a mutate
cornici normative».
Ogni giorno scopriamo che si vuol cambiare questo o quello. Lei forse si sarà abituato… noi contribuenti proprio no.
«Il
Fisco è un’opera pubblica, forse la più importante infrastruttura del
Paese, perché da essa dipendono tutte le altre che possono essere
realizzate solo grazie alle risorse erariali. Ecco perché è oggetto
costante di così tante modifiche. Un cantiere sempre aperto che richiede
una progettazione di lungo periodo e una costante manutenzione
ordinaria e straordinaria. Ma è un’anomalia il fatto che la
dichiarazione precompilata abbia istruzioni che superano le 130 pagine,
perché devono spiegare altrettante norme e disposizioni».
A volte si ha la sensazione che vogliano cambiare qualcosa che non conoscono.
«Nessuno
può affermare di conoscere il sistema tributario nella sua interezza,
proprio per la sua complessità. Tutti dobbiamo districarci in una
giungla di leggi confusa e a volte incomprensibile. Eppure, il Fisco
tocca ogni fase della nostra vita, a partire dall’attribuzione alla
nascita del codice fiscale e della tessera sanitaria, passando per la
registrazione dei contratti di affitto e dall’acquisto della prima casa,
dall’apertura di una partita Iva fino alla dichiarazione di
successione. Proprio per questo è necessaria una riforma condivisa a cui
tutti possano offrire il proprio contributo. Perché il Fisco riguarda
tutti noi e il futuro della nostra comunità».
Quello che teme è il patchwork di leggi appiccicate l’una sull’altra?
«Occorre
sicuramente mettere mano alla giungla di norme che caratterizzano
l’intero sistema tributario. Ma le leggi, da sole, non sono sufficienti a
cambiare la vita dei cittadini. Anche la migliore delle norme senza
un’amministrazione in grado di attuarla diventa inefficace. Alla
pubblica amministrazione servono risorse infrastrutturali, capacità
organizzativa e, dunque, risorse umane sempre più specializzate».
Ma intanto ritorna il Redditometro.
«Sotto
varie forme, il redditometro in realtà non ci ha mai abbandonato dagli
anni ’80 per verificare quei contribuenti che sembrano non svolgere
alcuna attività che possa giustificare il loro tenore di vita. Ma il
legislatore potrà introdurre anche nuovi e più evoluti meccanismi».
Posto che non si decida di fare cambi importanti come le tre aliquote proposte da Berlusconi.
«Ho
letto con attenzione tutte le proposte avanzate dalle varie forze
politiche e mi pare che tutte, nessuna esclusa, rappresentino una
fortissima esigenza di cambiamento e di semplificazione. Aspetti questi
sui quali sono convinto si possa trovare una sintesi, come quella emersa
in questi giorni per i titolari di partita Iva, di superare acconti e
saldi e finalmente rateizzare i versamenti mese per mese. L’ultima
grande riforma tributaria, quella ideata da Cosciani, risale ai primi
anni settanta. Con il tempo, molte di quelle leggi hanno perso la loro
originaria funzione di bussola del contribuente e sono state sommerse da
mezzo secolo di legislazione fiscale».
fisco
E non ci si ferma… Letta ha proposto una tassa sulla successione per finanziare i giovani.
«Sono
scelte che spettano a governo e Parlamento. L’importante è che sia una
riforma ampia, in cui il legislatore trovi un punto di equilibrio
condiviso».
Rimane il tema di trovare risorse per il futuro e per le nuove generazioni.
«Abbiamo
una grande risorsa che potrebbe essere utile a tutti noi. Mi riferisco
alla montagna di evasione fiscale che se recuperata potrebbe essere
messa a disposizione di un progetto comune e per far ripartire il motore
del Paese, perché con poca benzina non si può andare lontano».
Siete voi che dovete cercare gli evasori, perché è così elevata l’evasione?
«È
ancora troppo elevata per varie ragioni a partire dalle radici storiche
e culturali. Cento anni fa, Gobetti affermava che il “contribuente
italiano paga bestemmiando lo Stato; non ha coscienza di esercitare,
pagando, una vera e propria funzione sovrana. L’imposta gli è imposta”.
In realtà, però, i dati degli ultimi anni ci dicono che sta lentamente
diminuendo. E oggi la pandemia ci ha fatto capire ancora di più quanto
sia importante pagare le tasse per avere servizi essenziali efficienti».
D’accordo la cultura, ma voi potete fare verifiche? Non è che con la scusa della privacy si blocca tutto?
«Premesso
che la tutela dei dati personali è doverosa, ma occorre trovare il
giusto equilibrio, altrimenti il diritto del singolo prevarica quello
della collettività a disporre delle risorse derivanti dal pagamento
delle tasse. Negli ultimi anni la digitalizzazione ha permesso
significativi passi avanti e il patrimonio di dati e informazioni di cui
disponiamo consentirebbe risultati ancora maggiori. Ma se non siamo
autorizzati a utilizzarli, la lotta all’evasione fiscale avrà sempre le
armi spuntate: è come avere un bolide ma tenerlo parcheggiato in
garage».
Le farei un’ultima domanda, lei è l’autore del 730 precompilato, fatturazione elettronica, nei prossimi mesi possiamo sperare in qualche semplificazione? E quei 18 milioni di italiani che hanno un contenzioso con il Fisco possono sperare di chiudere in qualche modo? Magari anche voi potreste inseguire meglio gli evasori…
«L’autore è sempre il legislatore e i risultati sono delle donne e degli uomini dell’Agenzia. I 18 milioni a cui fa riferimento sono quelli che hanno almeno una cartella di pagamento: è un fenomeno complesso su cui c’è la massima attenzione».
CORRIERE.IT
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