Primarie Pd: a Roma vince Gualtieri, Lepore a Bologna | Letta: “Affluenza preCovid, la prima scommessa è vinta”

Le polemiche per i controlli ai gazebo

A sfidarlo sono stati in sei candidati: Imma Battaglia, Giovanni Caudo, Paolo Ciani, Stefano Fassina, Cristina Grancio e Tobia Zevi. In mattinata, il comitato di Giovanni Caudo, minisindaco del III municipio ed ex assessore all’Urbanistica della giunta Marino, ha segnalato in alcuni seggi “leggerezze nei controlli dei documenti o addirittura di palesi violazioni”. 

Bufera sul Pd romano per il post su Facebook

Sul fronte social, invece, sotto i riflettori è finito il Pd romano che ha postato su Facebook una scheda con sei caselle vuote e un solo nome barrato: quello di Gualtieri. La trovata ha infastidito Imma Battaglia: “I voti si conquistano con l’informazione, con i programmi e con le idee, e non oscurando dei nomi”. E il leader di Azione Carlo Calenda non ha perso occasione per polemizzare, con la consueta ironia: “Alla voce primarie aperte. Un vero esercizio di democrazia. Daje”. “Non sentirete da me una sola parola polemica”, ha replicato gelido Letta.

Lepore: “Bologna si conferma città più progressista d’Europa” Soddisfazione anche a Bologna dove ha vinto Matteo Lepore. “Con questo risultato Bologna si conferma la città più progressista d’Italia con un centrosinistra forte e unito che saprà vincere l’appuntamento di ottobre – sono le sue prime parole -. Abbiamo fatto una cosa grande, e dai quartieri più popolari della nostra città è venuto un segnale chiaro e netto. Questa è la vittoria della politica progressista e democratica”.

TGCOM

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