Forza Italia recupera nei sondaggi. Nel Lazio corsa per passare con Silvio Berlusconi

Daniele Di Mario

Il governo Draghi fa bene a Forza Italia, almeno stando ai sondaggi, che danno il partito di Silvio Berlusconi in regolare crescita grazie al lavoro dei ministri Mariastella Gelmini, Mara Carfagna e Renato Brunetta e al lavoro di mediazione dei gruppi parlamentari di FI all’interno dell’eterogenea maggioranza che sostiene SuperMario. Secondo le ultime indagini demoscopiche, Forza Italia starebbe di poco sopra al 7%, quinta forza politica del Paese, anche se non mancano rilevazioni che la attestano al 9%. Una recupero elettorale che rende FI di nuovo attrattiva, come dimostrano i movimenti in entrata nel Lazio e a Roma.

ADESIONI ALLA PISANA – Dal primo luglio il gruppo di FI nel Consiglio regionale del Lazio passerà da un consigliere, il capogruppo Pino Simeone, a tre. Arriveranno, infatti, Fabio Capolei (subentrato dopo le dimissioni di Stefano Parisi) e l’ex Italia viva Enrico Cavallari: la comunicazione agli uffici e all’UdP è stata formalizzata nei giorni scorsi. Un’inversione di tendenza importante. Con la crescita della Lega e di Fratelli d’Italia e la conseguente crisi azzurra, i partiti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni erano diventanti particolarmente attrattivi per i consiglieri che nel 2018 erano stati eletti in FI, tanto che il gruppo consiliare era passato tra il 2019 e il 2020 da sei a un unico rappresentante. Ora torna a crescere.

CAMBI DI CASACCA RECORD – In Regione Lazio, da inizio legislatura, sono complessivamente 17 i cambi di maglia, frutto delle scelte di 13 consiglieri. Uno ha cambiato gruppo tre volte e altri due consiglieri due volte. In tre anni di legislatura, la media è di 5,3 cambi di gruppo l’anno. Questi i 13 consiglieri che hanno cambiato casacca: Antonello Aurigemma (da FI a FdI), Davide Barillari (dal M5S al Misto), Marco Cacciatore (dal M5S al Misto), Giuseppe Cangemi (da FI al Misto, poi dal Misto a FI e infine da FI alla Lega), Fabio Capolei (da Energie per l’Italia a FI), Laura Cartaginese (da FI alla Lega), Enrico Cavallari (dalla Lega al Misto e poi dal Misto a FI), Pasquale Ciacciarelli (da FI al Misto e poi dal Misto alla Lega), Valentina Grippo (l0unica consigliera regionale di Azione di Carlo Calenda è passata dal Pd al Misto, di cui è stata eletta capogruppo), Massimiliano Maselli (da Noi con l’Italia a FdI), Adriano Palozzi (da FI al Misto: è il responsabile organizzativo nazionale di Cambiamo, il movimento di Giovanni toti che ha dato vita con Luigi Brugnaro a Coraggio Italia), Sergio Pirozzi (dalla sua lista civica a FdI) e Marietta Tidei (dal Pd al Misto: è l’unica consigliera di Italia viva di Matteo Renzi superstite alla Pisana dopo l’addio di Cavallari, approdato come detto a FI). A livello di partiti, da inizio legislatura FI è scesa da 6 consiglieri a 3 (come detto, ne ha però «recuperati» due). Hanno perso due consiglieri Pd (da 19 a 17 per gli addii della tidei verso Italia viva e della Gruppo verso Azione) e il M5S (sceso da 10 eletti a 8 dopo il passaggio al Misto di Barillari, dato in orbita centrodestra, e Cacciatore, rimasto nella maggioranza di centrosinistra con i Verdi). Hanno guadagnato consiglieri Fratelli d’Italia (il partito della Meloni è salito da 3 a 6) e la Lega (ne aveva eletti sei, ne ha perso uno – Cavallari – ma nel frattempo ne ha recuperati altri tre). Il Misto ha 5 componenti, tutti esponenti di movimenti politici differenti: Italia viva, Azione, Cambiamo, Verdi (Barillari al momento non ha scelto alcuna collocazione partitica). Si sono infine estinti tre gruppi consiliari usciti dalle elezioni del 2018: Noi con l’Italia, la lista civica Pirozzi ed Energie per l’Italia.

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