Obbligo mascherina all’aperto, dal 28 giugno stop in zona bianca
Dal 28 giugno in zona bianca non si dovrà più indossare la mascherina all’aperto. Dopo il parere del Comitato tecnico scientifico, la conferma arriva dal ministro della Salute Roberto Speranza: «Sarà superato l’obbligo, sempre nel rispetto delle indicazioni precauzionali del Cts». Esulta la Lega — che chiede il via libera anche all’apertura delle discoteche — e sulla stessa linea c’è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio «perché questo favorisce il turismo, è un grande segnale a tutta l’Europa, per dire che l’Italia vuole essere protagonista di questa nuova fase». Il 28, con l’uscita della Valle d’Aosta dalla fascia gialla, tutto il Paese sarà nel livello di rischio minimo e si conquisterà un altro pezzo di libertà. Lasciando comunque alcune regole e restrizioni per evitare che possano risalire i contagi da Covid-19 .
L’annuncio
Era stato il premier Mario Draghi, venerdì scorso, a sottolineare come molti Stati abbiano già consentito di stare all’aperto senza protezione «ma non possiamo dare date, chiedo al Cts». Il giorno dopo il ministro della Salute Roberto Speranza aveva depositato una richiesta di parere. «Dalla prossima settimana via le mascherine e discoteche riaperte», dichiara adesso il leader del Carroccio Matteo Salvini che in questo modo mette sul tavolo anche l’altro tema caldo legato alla riapertura dei locali da ballo su cui non c’è però ancora un accordo.
All’aperto
Durante la discussione di ieri pomeriggio gli scienziati si sono trovati d’accordo sulla bassissima circolazione del virus quando si sta all’aperto e per questo non hanno avuto dubbi sulla possibilità di togliere la mascherina già dalla prossima settimana. Venerdì l’Istituto superiore di sanità esaminerà il nuovo monitoraggio settimanale. Se non ci saranno particolari criticità arriverà il via libera con un decreto del governo.
La zona bianca
La possibilità di stare senza protezione di naso e bocca varrà comunque soltanto per le regioni in fascia bianca. Gli indicatori dell’ultimo mese consentono di prevedere che difficilmente ci saranno peggioramenti della situazione epidemiologica, ma la presenza delle varianti suggerisce comunque di rimanere cauti e per questo gi scienziati hanno preferito specificare che l’obbligo può essere eliminato soltanto nelle aree di minimo rischio.
Gli assembramenti
Non bisogna ma si dovrà indossarla sempre tenerla con sé perché in caso di assembramenti, o comunque di situazioni in cui non è possibile mantenere la distanza dagli estranei, sarà obbligatorio metterla anche all’aperto.
Negozi
Quando si entra in un negozio bisognerà indossarla, stessa regola per chi va nei centri commerciali.
Bar e ristoranti
Per i locali pubblici valgono le regole già in vigore. Se si sta al chiuso si può togliere la mascherina quando si è seduti al tavolo mentre bisogna metterla quando ci si alza per andare al bagno, per uscire o per avvicinarsi alla cassa. Il personale dovrà invece tenerla sempre indossata, anche se lavora negli spazi all’aperto.
Aerei e treni
Rimane obbligatorio viaggiare con naso e bocca coperti. Su aerei e treni le regole non cambiano, anche tenendo conto che la capienza dei vagoni è stata portata all’80 per cento.
I mezzi pubblici
Alla fermata dell’autobus si può togliere la mascherina, ma una volta saliti a bordo bisognerà mantenerla per la durata del tragitto. Si tratta infatti di un luogo chiuso e dunque non sono previste eccezioni.
I vaccinati
Secondo alcuni scienziati, primo fra tutti il presidente del Cts Franco Locatelli, «al chiuso se tutti i presenti sono vaccinati si può valutare di toglierla». La scelta spetta al governo ma sembra difficile che la norma possa essere inserita nel decreto che sarà firmato nei prossimi giorni.
Le discoteche
La questione delle riaperture di questo settore continua a dividere. Ieri dal ministero dello Sviluppo economico sono arrivati i chiarimenti richiesti dal Cts e nei prossimi giorni ci sarà una nuova riunione per decidere il via libera con il green pass dal primo luglio come chiedono i gestori e una parte del governo.
CORRIERE.IT