Draghi: “Rischi dalla ripresa della pandemia e dall’inflazione”
Obiettivo
«Il nostro obiettivo è superare in maniera duratura e sostenibile i tassi di crescita anemici che l’Italia registrava prima della pandemia. Per fare ciò è fondamentale mantenere a livello europeo una politica di bilancio espansiva nei prossimi mesi. Durante la pandemia, abbiamo impiegato risorse ingenti per proteggere la capacità produttiva della nostra economia. Ora dobbiamo assicurarci che la domanda aggregata sia in grado di soddisfare questi livelli di offerta», evidenzia Mario Draghi, intervenendo alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma il 24 e 25 giugno. «Raggiungere tassi di crescita notevolmente più alti di quelli degli ultimi decenni ci permetterà anche di ridurre il rapporto tra debito e prodotto interno lordo, che è aumentato di molto durante la pandemia. E ci consentirà di creare nuovi lavori, fondamentali per affrontare le transizioni, come quella digitale e quella ambientale», aggiunge il presidente del Consiglio.
Migranti
«Un
altro tema che ci riguarda da vicino è quello della gestione dei flussi
migratori, che torna ad essere in agenda al Consiglio Europeo su
precisa richiesta dell’Italia. Come ho dichiarato in passato, il governo
vuole gestire l’immigrazione in modo equilibrato, efficace e umano. Ma
questa gestione non può essere soltanto italiana. Deve essere davvero
europea. Occorre un impegno comune che serva a contenere i flussi di
immigrazione illegali; a organizzare l’immigrazione legale; e aiutare
questi paesi a stabilizzarsi e a ritrovare la pace. E penso, ovviamente,
in particolare modo alla Libia», afferma Draghi. Per quanto riguarda la
politica estera, il Consiglio Europeo «si occuperà prima di tutto dei
rapporti tra Ue e Turchia. Nella sua riunione di marzo, il Consiglio
aveva ricordato come sia di interesse strategico europeo avere una
situazione di stabilità e sicurezza nel Mediterraneo Orientale e dunque
collaborare con la Turchia. Verrà ribadita la preoccupazione per il
rispetto dei diritti fondamentali in Turchia, come i diritti delle
donne, i diritti civili e i diritti umani». Relativamente alla «grave
crisi umanitaria nel Tigray, l’Italia continua a fare appello per un
immediato cessate il fuoco, il pieno accesso umanitario, la fine degli
spostamenti forzati. Chiediamo indagini indipendenti sulle violazioni
dei diritti umani, e l’avvio di un percorso di riconciliazione
nazionale. Lo facciamo nel solco dei tradizionali rapporti di amicizia e
collaborazione bilaterale e del pieno sostegno al processo di riforme e
allo sviluppo del Paese».
Vaccino
«Il
quadro epidemiologico in Italia e in generale in Europa è molto
migliorato. La scorsa settimana in tutta l’Ue abbiamo registrato circa
90 mila casi e ci sono stati 2.600 decessi dovuti al Covid-19. Due mesi
fa, i casi erano circa un milione a settimana e i decessi settimanali
erano sei volte quelli attuali. Questo miglioramento è merito della
campagna vaccinale che procede in modo spedito. A metà aprile in Italia
solo un adulto su quattro aveva ricevuto almeno una dose e appena uno su
dieci aveva completato il ciclo vaccinale. Ad oggi, nell’Unione europea
più di metà della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose di
vaccino. In Italia la quota è quasi del 60% e circa il 30% della
popolazione adulta ha completato l’intero ciclo di vaccinazione-
puntualizza Draghi- I rischi legati alle varianti, e in particolare alla
cosiddetta “variante Delta”, ci impongono di procedere nella campagna
vaccinale con la massima intensità. Dobbiamo inoltre continuare a
concentrarci sui soggetti più fragili, come i più anziani, che sono
maggiormente a rischio di morte o di ospedalizzazione, non ci devono
essere distrazioni».
Pass
«Per quanto riguarda
il pass italiano, il 17 giugno – ricorda Draghi- è stato firmato il Dpcm
che definisce le modalità di rilascio. È quindi operativa in Italia la
piattaforma informatica di rilascio della certificazione, che facilita
la partecipazione ad alcune tipologie di eventi e gli spostamenti tra
regioni, in caso di peggioramento del quadro epidemiologico». Prosgue il
premier: «Dal primo luglio, la certificazione sarà valida anche come
certificato verde europeo, per poter viaggiare da e per i Paesi dell’Ue e
dell’area Schengen. Intanto, consentiamo già, alle stesse condizioni di
certificazione, l’ingresso in Italia dei turisti provenienti dalle
stesse aree, dagli Stati Uniti, dal Canada e dal Giappone. Vogliamo
permettere loro di venire in sicurezza in Italia, per aiutare i nostri
albergatori e ristoratori a ripartire dopo un anno e mezzo di
difficoltà».
Sanità
«Durante il Consiglio europeo verrà inoltre accolta la decisione adottata dalla 74esima Assemblea Generale dell’OMS di convocare una Sessione Speciale dell’Assemblea Mondiale della Salute a novembre. In quell’occasione si discuterà di un quadro comune per migliorare la preparazione globale a future pandemie sulla base delle lezioni apprese durante questa crisi sanitaria. L’Italia, come tanti altri Paesi, si è trovata impreparata all’arrivo del Covid-19- sostiene il premier-.Non possiamo permettere che questo accada di nuovo. La Dichiarazione di Roma, approvata anch’essa al Global Health Summit, fornisce un’ottima base per una maggiore cooperazione e solidarietà internazionale in futuro».
Prospettive
Dunque, secondo Mario Draghi, «oggi possiamo dirci ragionevolmente ottimisti per l’evoluzione della situazione europea. La campagna vaccinale ci sta permettendo di contenere in maniera efficace la pandemia. La ripresa economica procede rapida, e il programma Next Generation EU ci fa guardare con fiducia a una stagione di riforme e investimenti. L’Italia, come tanti altri Paesi, si è trovata impreparata all’arrivo del Covid-19. Non possiamo permettere che questo accada di nuovo». Permangono, quindi, «diverse sfide, a partire dalla gestione della migrazione, e dobbiamo affrontarla con molta attenzione e molto impegno per venire incontro alle richieste dei nostri cittadini. L’Unione europea è la sede giusta per risolvere questi problemi, ma è importante che i nostri partner comprendano l’urgenza di trovare soluzioni rapide e condivise. In tutto ciò il vostro sostegno è determinante per portare avanti gli interessi italiani in Europa». Inoltre, «nelle conclusioni del Consiglio Europeo sono previsti riferimenti alle crisi nel Sahel e in Etiopia. La stabilizzazione del Sahel rappresenta una priorità per l’Italia. Negli ultimi anni abbiamo ampliato il nostro impegno nella regione, sia sul piano politico, sia su quello della cooperazione allo sviluppo e dell’assistenza nel campo della sicurezza. A riprova dell’attenzione italiana ed europea alla stabilità della regione del Sahel, è opportuno ricordare la nomina, il 21 giugno, dell’onorevole Emanuela Claudia Del Re come Rappresentante Speciale dell’UE per il Sahel», precisa il premier.
Questione etica e priorità sanitaria
Aggiunge Draghi: «Il Consiglio europeo affronterà nuovamente la questione della solidarietà internazionale. Migliorare l’accesso ai vaccini nei Paesi più poveri non è soltanto una questione etica, ma anche una priorità sanitaria. Più a lungo dura la pandemia, più possibilità ci sono che il virus muti in varianti particolarmente contagiose e che possono sfuggire alla copertura del vaccino». E «anche sul questo fronte sono stati fatti importanti passi in avanti nel corso degli scorsi due mesi. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto al Global Health Summit, organizzato dall’Italia insieme alla Commissione europea a Roma il 21 maggio scorso. Il Summit è stato il preludio del Consiglio Europeo straordinario del 24-25 maggio in cui i Paesi dell’UE si sono impegnati a donare almeno 100 milioni di dosi di vaccini entro la fine dell’anno. L’Italia farà la sua parte e donerà 15 milioni di dosi”. “Nel Vertice G7 in Cornovaglia e nel successivo Vertice UE-USA è stato ribadito l’impegno comune ad aumentare la produzione dei vaccini anche al fine di una loro distribuzione più equa a livello globale. Come ho dichiarato in altre occasioni, il trasferimento di tecnologie verso Paesi terzi può essere molto utile a questo fine. Tale questione andrà definita nel quadro di un negoziato presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio. La Commissione è pronta a presentare una propria proposta scritta come base per i negoziati. Al Global Health Summit, la presidente von der Leyen ha presentato l’iniziativa europea per la produzione locale e l’accesso ai vaccini, ai farmaci e alle tecnologie sanitarie nel continente africano. È un’iniziativa che l’Italia appoggia con convinzione. È previsto un miliardo di euro in investimenti a carico del bilancio europeo, da incrementare col supporto degli Stati membri», rimarca Draghi.
LA STAMPA
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