Seconda dose vaccino Covid: eterologa o Astrazeneca? Come muoversi nella giungla dei richiami
Parliamo comunque di effetti collaterali non di lunga durata. Bisogna distinguere tra maschi e femmine: nei primi sono meno presenti, nelle seconde, in età fertile, più marcati. Sono effetti collaterali più o meno trasversali a tutti i vaccini: febbre, emicrania, indolenzimento, appannamento e indebolimento. “Diciamo che sono effetti classici, ma nessuno degli 800 pazienti esaminati nello studio in questione ha avuto bisogno del ricovero in ospedale – prosegue l’esperto – va detto, però, che questa ricerca ha due limiti: ha analizzato solo 200 pazienti per combinazione di vaccini ed è stata condotta solo su persone ultra 50enni.
Una delle affermazioni veicolata da media e social tanto da risultare prevalente in questo momento, è che la vaccinazione eterologa copra più a lungo dalla possibilità di contagio Covid rispetto a quella fatta con lo stesso vaccino. “In realtà l’efficacia tra le due vaccianzioni si equivale – assicura Baldanti – le risposte del sistema immunitario sono comparabili. Quanto dura nel tempo? Difficile quantificarlo. Nove mesi? Durerà anche di più, e non è detto che la vaccinazione debba essere fatta tutti gli anni perché si tratta di vaccini che stimolano in profondità il sistema immunitario”.
Visto che essere immunizzati dal Covid significa essere protetti a lungo, sarebbe meglio verificare il livello di anticorpi che si hanno nel sangue. E farlo periodicamente per stabilirne la durata nel tempo. “Bisognerebbe iniziare a valutare questa possibilità e trasformarla in un discorso strutturato – conclude Baldanti – quindi, in questo modo si potrebbe valutare se ci sia o meno una risposta dell’organismo al vaccino, verificando nel contempo l’efficacia del metodo. In pratica si tratta di stabilire delle linee guida, come si fa per gli altri vaccini. Ricordiamoci che all’inizo di questa pandemia c’era chi diceva che gli anticrpi sarebbero solo durati due settimane…”.
LA STAMPA
Pages: 1 2