Giuseppe Conte: «Grillo? Ho raccolto alcuni suggerimenti, altri proprio non posso»
In cuore suo Conte non ha mai smesso di credere che alla fine la riappacificazione ci sarà, perché il Movimento ha bisogno di lui, più di quanto lui abbia bisogno del Movimento. Chi potrebbe essere il nuovo leader, se non lui? Quale forza contrattuale avrebbe un 5 Stelle della prima ora, dopo quello che è successo? A decifrare le dichiarazioni pubbliche, Conte non sembra temere nemmeno Luigi Di Maio.
Se invece si arriva alla rottura, fonderà un suo partito? «Io non voglio fare un nuovo partito. Tutti i partiti personali nati finora si sono rivelati partiti di plastica». Sulla carta le elezioni politiche sono tra due anni e sbagliare i tempi sarebbe fatale, per questo Conte davanti ai giornalisti ha escluso di avere un piano B. Ma quando la ragazza di Foggia di nuovo si avvicina e giura che «un partito di Conte io lo voterei subito», l’ex presidente fa capire che a lasciare il campo proprio non pensa: «Io sono uno che in questi mesi non è andato più nei territori perché c’era il Covid. Ma se vuoi costruire un partito forte, che metta radici nei territori, hai bisogno di tempo».
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