La dittatura di Beppe Mao

Infatti lui fece marcia indietro e non si mosse da Genova. Forse potrebbero arrestarlo ora, in senso metaforico, i suoi ex elettori, molti dei quali hanno ormai capito di che pasta è fatto l’uomo, e quanto valgano i suoi proclami: anche perché ormai si sa che pure Grillo ha i propri conflitti di interessi, famigliari e geopolitici, e anche lui non è altro che uno “psiconano”. Ma le elezioni sono anatema: non solo Grillo, ma anche Letta, rimangono abbarbicati a drappelli di parlamentari che non rappresentano ormai più i loro elettori, ma che devono prima eleggere un nuovo presidente della Repubblica, e poi aspettare fino a che il vento non cambi. Anche se, visto come vanno appunto le cose in Parlamento, ci si può chiedere a cosa servirebbe comunque votare, oggi o domani, se poi intanto i leader e i partiti degli elettori se ne infischiano, e usano i loro voti soltanto come alibi per farsi i fatti propri. 

LA STAMPA

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