Le chat segrete di Chiara e Marco. “Se vuoi morire ti do una mano io”
Non vuole parlare di sua figlia. Ostenta serenità, ma i suoi occhi sono inquieti. Come quelli di suo marito Vincenzo: “Quando ho letto di come è stata ammazzata, a coltellate e calci, ho smesso di lavorare. Ho pensato che la mia bambina era lì sola, e io non ho potuto aiutarla”, dice. E per lui, il perdono, per ora, non è un’opzione: “Non so. Sono davanti a un baratro”. A una manciata di chilometri c’è un’altra famiglia spezzata. Quella del giovanissimo killer. Lo zio, dietro al bancone del negozio di famiglia, non ha dubbi: “L’avete già scritta tutta la storia, ma noi non ci crediamo. Non può essere così. Noi lo conosciamo bene nostro nipote e non è così com’è stato descritto. Non ha mai fatto niente di male”. Intanto, ieri sera, in mille hanno acceso una fiaccola per Chiara. Per ricordarla ancora.
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