Faccia a faccia tra Conte e Di Maio: ci sono due giorni per convincere Grillo
Quando Di Maio e Fico si trovano, poco dopo, alla cerimonia di chiusura dell’anno Accademico dei Lincei, si appartano per una decina di minuti. «È un primo passo. Ora va convinto Grillo». E il reggente Vito Crimi ha un primo ruolo nell’operazione di distensione: concedere – senza strappi né dimissioni – il voto per nominare il nuovo Comitato direttivo che Grillo aveva chiesto, con diffida, il giorno prima. Si terrà su SkyVote, però. Non su Rousseau. E per la votazione dovranno passare almeno 15 giorni. Altro tempo. Utilissimo, perché le candidature potrebbero dimostrarsi deboli e aiutare a convincere Grillo che un voto sul nuovo Statuto non è la soluzione peggiore. E se l’operazione andasse in porto, verrebbe congelato anche il voto per il nuovo comitato direttivo. Conte: “Non voglio un partito modello Frattocchie. Voglio campo largo per M5S in schieramento di sinistra”
I desideri dei pontieri sono lì, avvinghiati alle caviglie dei duellanti. In serata, l’ex premier ha una lunga telefonata con la sindaca Raggi: «Confido che tutto si ricomponga», dice lei. Nel frattempo, però, Conte inizia a prepararsi. Pensa al nome del partito, anche se le ipotesi si fanno ancora quasi per gioco. Torna, ad esempio, la fascinazione per “Insieme”, sebbene sia già un partito registrato dall’ex senatore Ivo Tarolli. E a Conte piacerebbe anche avere la parola “Centro” nel nome, ma non manca chi gli fa notare che le recenti esperienze del Centro democratico e del Nuovo centrodestra non hanno mai brillato alle elezioni. Conte: “Con Grillo profonde differenze di vedute. Non mi presto a operazioni di facciata”
Oltre i desideri dei contendenti e dei pontieri, stanno però emergendo delle divisioni molto marcate all’interno della Camera. I deputati si sentono esclusi e chiedono ufficialmente di vedere lo Statuto e la Carta dei valori, e di avere un confronto sia con Grillo che con Conte, come proponeva Stefano Buffagni. «Se c’è un invito lo presento volentieri, ci mancherebbe – risponde Conte -, io sono sempre a disposizione dei deputati e senatori». Ma vuole correre. E tra 48 ore o poco più, è deciso a partire.
LA STAMPA
Pages: 1 2
