Variante Delta in Italia, l’immunità di gregge si allontana: ecco perché
«Dovremmo raggiungere l’80% dei vaccinati a ciclo completo», ha dichiarato all’Adnkronos il virologo Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive all’ospedale di Pisa. Sembra quindi improbabile «raggiungere l’immunità di gregge a fine settembre», come ha dichiarato a Sky TG24, Andrea Costa, sottosegretario alla Salute. Roberto Burioni su Twitter ha scritto: «Se come pare la variante Delta ha un R0 tra 8 e 10 bisogna che la politica prenda seriamente e VELOCEMENTE in considerazione l’obbligo vaccinale per tutti o si rischia grosso. Il virus non è più quello che abbiamo conosciuto, è diventato molto più pericoloso», riferito alla capacità di Delta di propagarsi e andare a contagiare le persone che sono ancora suscettibili perché esposte o non vaccinate.
I vaccini strada maestra
Unico dato a favore è l’alto numero dei vaccinati in Italia e anche dei guariti, che sono ufficialmente oltre 4 milioni, ma in realtà sono di più, visto che non tutti i positivi sono stati registrati (specie nel 2020). Questo implica che la soglia per l’immunità potrebbe teoricamente abbassarsi, anche se non di decine di punti percentuali. È successo in Israele: quando il 55% della popolazione è stata vaccinata, si sono potute togliere tutte le restrizioni. Adesso che la Delta è arrivata anche lì, si calcola che senza vaccinare i bambini l’immunità di gregge non sarà più raggiunta.
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